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Ictus – Recupero del coagulo dopo trombolisi con alteplas

In una lettera pubblicata sul “Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry”, un gruppo di neurologi neozelandesi descrive la propria esperienza relativa a un intervento finora effettuato in rarissimi casi: il recupero del coagulo (clot retrieval) dopo trombolisi con alteplase in pazienti colpiti da ictus, trattati precedentemente con dabigatran e ‘revertiti’ con idarucizumab. Dal testo emerge la maneggevolezza d’uso dell’antidoto di dabigatran in questo specifico contesto clinico

«A tutt’oggi vi sono stati pochissimi pazienti nei quali dabigatran è stato revertito con idaruacizumab prima del trattamento con alteplase per via endovenosa, e nessuno prima del recupero del trombo endovascolare» premettono gli scriventi, guidati da Alan Barber, del Dipartimento di Neurologia dell’Auckland City Hospital.

Dati tratti da un database nazionale sull’uso di alteplase
«Tutti i pazienti trattati in Nuova Zelanda trattati con alteplase devono essere inseriti in un database nazionale e questo ha permesso di verificare se idarucizumab fosse stato usato prima di alteplase o del recupero del coagulo a partire dal 2016» spiegano.

«Tutti pazienti trattati con dabigatran che si presentavano entro le finestre temporali di 4,5 ore o 6 ore per il trattamento rispettivamente con alteplase o recupero del coagulo endovascolare, sono stati sottoposti a prelievo di sangue per la valutazione del tempo di trombina (TCT) e del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT)» proseguono.

Idarucizumab 5 g è stato somministrato per via endovenosa se l’aPTT o il TCT erano prolungati oltre il range normale per il laboratorio. I pazienti sono stati quindi trattati con la dose standard di alteplase o mediante clot retrieval.

Gli autori  hanno eseguito al basale e a 24 ore la National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS). La scala di Rankin modificata (mRS) è stata usata per stabilire l’outcome funzionale a 90 giorni. Le misure di sicurezza hanno incluso le complicanze trombotiche di idaracizumab, l’emorragia intracranica sintomatica (sICH) e la morte a 90 giorni.

La casistica
Sono stati trattati con alteplase 276 pazienti in Nuova Zelanda tra il 1° luglio e il 31 dicembre del 2016. Idarucizumab è stato utilizzato in 7 pazienti (6 dei quali trattati con alteplase e 1 di questi poi anche con recupero del coagulo) e 1 soltanto con il solo clot retrieval…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ictus, infusione di idarucizumab pre-trombolisi e clot retrieval. Primi casi dalla Nuova Zelanda”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/ictus-infusione-di-idarucizumab-pre-trombolisi-e-clot-retrieval-primi-casi-dalla-nuova-zelanda-25086