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Tumore del rene – Ancora troppe le differenze nelle cure anticancro fra le regioni

Per il 64% degli italiani il livello di assistenza offerto in campo oncologico dal nostro Sistema Sanitario Nazionale è buono (ottimo per l’8%). Ma il 76% ritiene che ci siano differenze nelle opportunità di cura per i malati oncologici nelle diverse Regioni

Un giudizio analogo è espresso anche dai pazienti colpiti da tumore del rene: il 57% giudica buona la propria attuale qualità di vita (ottima per il 6%), ma il 76% sostiene che la priorità per il futuro per migliorare la condizione dei malati di cancro sia proprio l’eliminazione delle differenze territoriali nelle cure. È quanto emerge da due sondaggi che hanno coinvolto 1.034 cittadini e 256 pazienti con tumore del rene, proprio per scattare una fotografia del livello di conoscenza di questa neoplasia. I risultati sono presentati oggi a Milano in un convegno nazionale organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e reso possibile grazie a un supporto non condizionato di Ipsen S.p.A.

“Negli ultimi due anni – afferma il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM – abbiamo assistito a un miglioramento dei processi di approvazione e rimborsabilità delle nuove molecole anticancro a livello nazionale da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dopo la registrazione da parte dell’ente regolatorio europeo (EMA). Tuttavia questo potrebbe non bastare per permettere uguali tempistiche e procedure per l’accesso alle terapie in maniera omogenea in tutto il Paese”.

“Vanno infatti considerate diverse problematiche regionali – continua il prof. Pinto -. Si registra un’ampia variabilità a livello territoriale, con disparità che possono essere consistenti passando da un tempo minimo di 31 giorni a uno massimo di 293 giorni”. Dal sondaggio emerge che il 78% dei pazienti colpiti da tumore del rene ritiene che le molecole innovative siano una risorsa sia per i medici che per i malati.

“Nel 2017 sono stimati in Italia circa 13.600 nuovi casi di tumore del rene (11.600 localizzati nel parenchima renale e 2.000 nelle vie urinarie) – spiega il dott. Giuseppe Procopio, membro del Direttivo nazionale AIOM e responsabile dell’Oncologia Medica genitourinaria della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano -.

Oggi il 71% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Il trattamento di prima scelta per la malattia localizzata e localmente avanzata è la chirurgia, conservativa quando possibile. Va considerato che circa un quarto dei pazienti, anche se operati in maniera radicale, va incontro a recidiva. I farmaci a bersaglio molecolare hanno permesso di allungare la sopravvivenza di oltre due anni nella fase metastatica e oggi si stanno affacciando opzioni importanti per i pazienti in questo stadio.

In particolare una nuova classe di inibitori tirosin-chinasici ha evidenziato miglioramenti clinicamente significativi in uno studio di fase 3 nei parametri di efficacia più rilevanti: sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione e tasso di risposta obiettiva”. Accanto alle nuove possibilità terapeutiche, va migliorato il livello di conoscenza dei cittadini anche sulle regole di una diagnosi tempestiva e della prevenzione. “I fumatori – continua il dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) – presentano un rischio più elevato di sviluppare un tumore del parenchima renale rispetto a coloro che non hanno mai fumato. Per i tumori uroteliali della pelvi renale la relazione è ancora più forte: per i tabagisti la probabilità è tre volte più alta e proporzionale al numero di sigarette fumate ogni giorno e agli anni di esposizione. Anche la dieta e l’attività fisica svolgono un ruolo importante e un incremento del rischio è attribuito al sovrappeso e all’ipertensione arteriosa. Per questo è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del rene: ancora troppe le differenze nelle cure anticancro fra le regioni”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-del-rene-ancora-troppe-le-differenze-nelle-cure-anticancro-fra-le-regioni-25010