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Dronedarone – L’antiaritmico ha anche proprietà antiaggreganti e anticoagulanti

In base ai risultati di una ricerca pubblicata online su “Atherosclerosis”, dronedarone esercita effetti anticoagulanti e antiaggreganti sul sangue umano in vitro indipendenti dalle sue azioni antiaritmiche. Ciò, secondo gli autori, suggerisce che la riduzione degli eventi ischemici riportati con dronedarone può non essere dovuta esclusivamente al miglioramento della stessa AF

«Dronedarone, indicato principalmente per il mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti affetti da AF parossistica o persistente, è un farmaco antiaritmico bloccante multicanale correlato farmacologicamente all’amiodarone ma con modificazioni strutturali che riducono il rischio di effetti avversi associati» ricordano gli autori, coordinati da Juan J. Badimon, dell’Atherothrombosis Research Unit, Icahn School of Medicine at Mount Sinai, New York (USA).

L’efficacia di dronedarone nel trattamento dell’AF è stata dimostrata in diversi studi clinici, proseguono, ma nello studio ATHENA il farmaco ha evidenziato di ridurre anche il tasso di ictus e attacchi ischemici transitori nei pazienti affetti da AF persistente o parossistica. «Questo effetto era costante, indipendentemente dal fatto che i pazienti stessero assumendo o meno un’anticoagulazione orale» si fa notare.

Non solo controllo del ritmo o della frequenza: ipotesi nata dai risultati dei trial

«La riduzione dei tassi di eventi ischemici osservati con dronedarone sembrano distinguerlo da altri agenti antiaritmici studiati fino ad oggi» sottolineano Badimon e colleghi. «Visti i tassi simili di eventi tromboembolici nei trial che confrontano le strategie di controllo del ritmo rispetto a quelle di controllo della frequenza nei pazienti con AF, sembra improbabile che l’attività antiaritmica di dronedarone sia l’unica ragione dei suoi effetti benefici nella riduzione degli eventi ischemici».

I ricercatori hanno ipotizzato che un meccanismo indipendente dall’effetto sulla frequenza o sul ritmo potesse essere in caso e dato il ruolo-chiave svolto dalla coagulazione e dalle piastrine nella fisiopatologia sia dell’ictus sia delle sindromi coronarie acute (ACS), hanno ritenuto che una spiegazione possibile potesse risiedere in un’azione diretta del dronedarone su questi parametri, indipendente da qualsiasi altro effetto ottenuti tramite il controllo della frequenza o del ritmo.

«Lo scopo di questo studio» affermano pertanto gli autori «era quello di indagare se dronedarone possedesse qualsiasi azione antitrombotica diretta indipendente dalle sue proprietà antiaritmiche, in grado di contribuire a spiegare i suoi effetti benefici sulla riduzione degli eventi ischemici…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dronedarone, l’antiaritmico rivela anche proprietà antiaggreganti e anticoagulanti”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/dronedarone-lantiaritmico-rivela-anche-propriet-antiaggreganti-e-anticoagulanti-24969