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Donazioni sangue – Gestite in sicurezza nonostante epidemie

“Quasi ogni estate si parla di emergenza sangue a causa di un calo nelle donazioni e ora si configura un’altra possibile emergenza a causa dello stop delle donazioni a Roma sud ed est. Basti pensare, infatti, che di media ogni mese nel Lazio si raccolgono 15 mila unità di sangue , di cui 11 mila nella sola Provincia; proprio negli ospedali romani affluiscono moltissimi pazienti anche dal Sud Italia e ci sono circa 400 pazienti talassemici che necessitano di trasfusioni periodiche, con un fabbisogno di 400-500 unità di globuli rossi al giorno.

È necessario per questo donare, in tutta Italia regolarmente, come tiene a precisare la dott.ssa Gabriela Sangiorgi Direttore Centro Riferimento Trapianti ER per la donazione di sangue, organi e tessuti e delle attività di trapianto per l’Emilia-Romagna: «Il fabbisogno nazionale di sangue intero, secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, è calcolato in 2,3 milioni di unità, mentre quello di plasma è di 850mila litri. Per raggiungere questi volumi i donatori periodici dovrebbero essere almeno 1,3 milioni. Siamo ancora lontani da questa cifra e perciò lontani dall’autosufficienza».

Chi può donare e chi deve astenersi  

È bene sapere che se in linea di massima possono donare il sangue tutte le persone in buona salute di età compresa fra i 18 e i 65 anni (e fino a 70 previo benestare medico), con un peso corporeo superiore ai 50 kg, vi è l’obbligo di astensione, per periodi più o meno lunghi, in presenza di alcune situazioni particolari. Per esempio chi decide di fare un tatuaggio o un bodypiercing deve aspettare 4 mesi prima di donare. Sono previsti 4 mesi di stop anche per tutti coloro che hanno avuto un rapporto sessuale occasionale a rischio di malattie infettive ovvero un rapporto vaginale, anale o rettale non debitamente protetto da profilattico.

Perché donare il sangue è una pratica sicura  

In Italia il Centro Nazionale Sangue svolge funzioni di controllo e coordinamento del sistema di trasfusioni; in particolare questo organo si occupa di ricerca finalizzata al miglioramento della sicurezza trasfusionale soprattutto in tre ambiti di rischio: malattie infettive trasmissibili come HIV, sifilide, patogeni emergenti, danno immunologico trasfusione mediato ed errore umano. Chi si chiede, dunque, se il sangue raccolto in questo periodo o precedentemente, sia sicuro e non veicolo per infezioni da malaria o Chikungunya, tanto per citare malattie alla ribalta della cronaca in questi giorni, deve sapere che esiste un sistema di monitoraggio molto attento.

Le aree monitorate per avere donazioni senza rischi  

Per esempio, nonostante la Grecia non sia una nazione a rischio malaria, visti i casi che si sono registrati nell’ultimo periodo è stata predisposta, in ragione dell’intenso flusso turistico dall’Italia verso questo Paese, per tutti i donatori che hanno soggiornato in Grecia e in particolare nelle aree che si sono rivelate a rischio malaria, un’attenta sorveglianza clinica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Donazioni di sangue: gestite in sicurezza nonostante le epidemie”, LA STAMPA SALUTE

Tratto dahttp://www.lastampa.it/2017/10/05/scienza/benessere/donazioni-di-sangue-gestite-in-sicurezza-nonostante-le-epidemie-DIa0GDegQaQa7B58RQDoQL/pagina.html