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Ca uroteliale – aggiunta di ramucirumab a chemio prolunga, ma di poco, sopravvivenza

L’aggiunta dell’anticorpo monoclonale anti-VEGFR-2 ramucirumab alla chemioterapia con docetaxel ha migliorato in modo significativo, ma di poco, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) in pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico progrediti nonostante una chemio precedente a base di platino. È questo il risultato principale dello studio multicentrico internazionale di fase III RANGE, presentato congresso annuale della European Society for Medical Oncology (ESMO), a Madrid, e pubblicato in contemporanea su The Lancet

L’aggiunta di ramucirumab alla chemio ha migliorato di 1,31 mesi la PFS e ha quasi raddoppiato la percentuale di risposta obiettiva (ORR).

“RANGE è il primo studio di fase III a dimostrare un vantaggio di PFS rispetto alla sola chemioterapia nel carcinoma uroteliale avanzato o metastatico refrattario al platino” ha affermato il primo firmatario dello studio, Daniel P. Petrylak, dello Yale Cancer Center di New Haven, Connecticut. Inoltre, ha sottolineato il professore, la combinazione di ramucirumab e docetaxel non ha portato una tossicità additiva significativa né compromesso la qualità della vita rispetto al placebo e docetaxel.

Pertanto, ha affermato l’autore “la combinazione dei due farmaci rappresenta una nuova opzione di trattamento per questa popolazione di pazienti, difficile da trattare”.

I presupposti dello studio
Lo standard di cura per i pazienti con un tumore uroteliale metastatico è rappresentato al momento dalla chemioterapia, ma “purtroppo le sopravvivenze durature non sono comuni: solo il 5% circa dei pazienti può sopravvivere a 5 anni con la chemioterapia sistemica. Pertanto, servono opzioni efficaci di trattamento di seconda linea ” ha spiegato l’autore. “La stessa chemioterapia è un trattamento di seconda linea e generalmente dà una sopravvivenza mediana di circa 7 mesi”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ca uroteliale, aggiunta di ramucirumab alla chemio prolunga, ma di poco, la sopravvivenza libera da progressione. ESMO 2017”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-uroteliale-aggiunta-di-ramucirumab-alla-chemio-prolunga-ma-di-poco-la-sopravvivenza-libera-da-progressione-esmo-2017–24948