Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) – Masitinib in aggiunta a riluzolo ne rallenta la progressione
“Masitinib, aggiunto alla terapia con riluzolo, ha rallentato il tasso di progressione della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in termini di deterioramento misurato alla scala funzionale di valutazione ALS (ALSFRS-R, ALS Functional Rating Scale-Revised) e in base alle misure di qualità della vita, funzione respiratoria e sopravvivenza. Il dato è stato comunicato a Kyoto (Giappone) in occasione del XXIII Congresso Mondiale di Neurologia (WCN, World Congress of Neurology)
Questi effetti – secondo i ricercatori coordinati da Jesus S. Mora, dell’Ospedale San Rafael di Madrid (Spagna) – sono stati evidenti per i pazienti con un tasso di progressione ALSFRS-R inferiore a 1,1 punti al mese. Inoltre si è rilevato che quanto più precoce è il trattamento, tanto migliore è la risposta.
«La SLA conferisce una breve speranza di vita e non c’è cura» ha ricordato. «La patologia è caratterizzata da microgliosi e cellule gliali aberranti regolate dal percorso di segnalazione CSF1/CSF1R» ha aggiunto. Quanto a masitinib, ha spiegato, è «un inibitore orale della tirosinchinasi che inibisce la proliferazione e la migrazione nel sistema nervoso sia centrale che periferico di microglia, macrofagi e mastociti che esprimono CSFR1 e c-Kit».
Pazienti classificati come “progressori normali” e “progressori più veloci”
Nello studio AB10015 in doppio cieco controllato con placebo, pazienti di età pari o superiore ai 18 anni che avevano una durata di malattia fino a 36 mesi, una capacità vitale forzata (FVC) pari o superiore al 60% o superiore ed erano in trattamento con una dose stabile di riluzolo, sono stati assegnati in modo randomizzato (in proporzione 1: 1: 1) a masitinib 4,5 mg/kg/die oppure 3,0 mg / kg al giorno o a placebo, in tutti e tre i casi in aggiunta a riluzolo, per 48 settimane.
I pazienti sono stati classificati come “progressori normali” se avevano un tasso di progressione inferiore a 1,1 punti al mese alla scala ALSFRS-R e “progressori più veloci” nel caso in cui il tasso fosse stato pari o superiore a 1,1 punti al mese. La popolazione primaria di efficacia era formata dai progressori normali nel gruppo masitinib 4,5 mg/kg/die e l’endpoint primario era costituito dalla variazione del punteggio ALSFRS-R a 48 settimane.
Per i progressori normali che assumevano masitinib 4,5 mg/kg/die più riluzolo, masitinib ha dimostrato un significativo vantaggio rispetto al placebo più riluzolo. Durante le 48 settimane del trial, il tasso di diminuzione all’ALSFRS-R è stato di -0,77 punti al mese con masitinib rispetto a -1,05 punti al mese con placebo: un rallentamento all’ALSFRS-R del 27% in 48 settimane. La sopravvivenza media è risultata di di 20 mesi (intervallo di confidenza del 95% [CI], 14 – 30 mesi) con masitinib 4,5 mg/kg/die rispetto ai 16 mesi (95% CI, 11-19 mesi) con placebo (P =0 ,0159)…”
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Fonte: “Masitinib in aggiunta a riluzolo rallenta la progressione della SLA”, PHARMASTAR