Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Diagnosi dei tumori – La tecnologia diventa arma contro il crimine

È la nuova vita di un’innovazione nata dalla ricerca Menarini per diagnosticare il cancro, che in collaborazione con i Ris di Roma si è trasformata in uno strumento utile per individuare gli autori di un crimine. “Sembra destinata a cambiare il mondo della scienza forense”

Come molto spesso capita in campo medico, un farmaco o un dispositivo nato con un’indicazione finisce per essere usato per altro. Stavolta è il caso di una tecnologia italiana nata per la diagnosi dei tumori e finita per diventare uno strumento per i Carabinieri dei Ris (Reparto investigazioni scientifiche). La nuova vita del device, scoperta dai Ris di Roma in collaborazione con Menarini, azienda che ha sviluppato il prodotto, sembra essere destinata a cambiare il mondo della scienza forense. Tanto da essere pubblicata sulla rivista Forensic Science International.

L’utilità sulla scena del crimine
I reperti biologici raccolti sulla scena del crimine sono spesso composti da materiale biologico, di tipo diverso, proveniente da due o più persone. L’analisi di queste tracce miste rappresenta un problema in genetica forense in quanto non sempre consente di ottenere un profilo univoco del Dna e questo rende quindi più difficile l’identificazione del colpevole in quanto si deve ricorrere ad analisi statistiche complesse.  DEPArray – questo il nome della tecnologia automatizzata per l’individuazione e l’isolamento di cellule pure – ha permesso ai ricercatori, per la prima volta, di separare le cellule appartenenti ai diversi fluidi biologici(come sangue, saliva, liquido seminale) prima di effettuare l’analisi genetica standard. In questo modo hanno potuto ottenere in maniera assolutamente pura, il corrispondente profilo genetico.

I test di laboratorio e reali 
Per testare il dispositivo sono state analizzate in primis misture biologiche create ad hoc: un mix di liquidi riprodotto in laboratorio che conteneva sangue, saliva e liquido seminale. I risultati di queste analisi sono stati sorprendenti: nel 100% dei casi il DEPArray è riuscito a identificare i fluidi e il corrispondente profilo genetico. In seguito sono stati analizzati campioni reali inerenti un caso di violenza sessuale. L’analisi dei campioni ha permesso di individuare le cellule (spermatozoi) e quindi il profilo del colpevole, confermando che l’approccio sviluppato può essere applicato con successo alle tracce reali, non solo a quelle simulate. Trattandosi del primo lavoro di questo genere, saranno necessarie ulteriori validazioni su grandi numeri di campioni reali. A questo scopo Menarini Silicon Biosystems proseguirà la collaborazione con i Carabinieri del Ris di Roma e altri laboratori di genetica forense all’estero per la validazione sperimentale del protocollo….”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diagnosi dei tumori, la tecnologia diventa arma contro il crimine”, ABOUTPHARMA

Tratto dahttps://www.aboutpharma.com/blog/2017/09/28/469386/