Tumori rari – Mieloma multiplo, nei pazienti con anomalie del cromosoma 1q mantenimento con lenalidomide risulta superiore a quello con bortezomib
“In alcuni pazienti con mieloma multiplo ad alto rischio, il mantenimento con lenalidomide dopo il trapianto autologo di cellule staminali sembra essere superiore al mantenimento a base di bortezomib (da solo o in combinazione con lenalidomide). A suggerirlo sono i risultati di uno studio presentato di recente ai Transplantation & Cellular Therapy Meetings, a Salt Lake City
Nell’insieme dei pazienti con mieloma multiplo ad alto rischio analizzati nello studio non si sono osservate differenze significative nella sopravvivenza libera da progressione (PFS) o nella sopravvivenza globale (OS) tra i pazienti che hanno effettuato il mantenimento con l’immunomodulatore lenalidomide e quelli che hanno effettuato il mantenimento a base dell’inibitore del proteasoma bortezomib.
Tuttavia, nel sottogruppo di pazienti che presentavano una qualsiasi anomalia del cromosoma 1q, il mantenimento con lenalidomide è risultato associato a PFS e OS superiori.
Lo studio
Lo studio, di tipo retrospettivo, ha analizzato 503 pazienti con mieloma multiplo ad alto rischio inclusi nel registro CIBMTR, sottoposti al trapianto autologo di cellule staminali entro 12 mesi dalla diagnosi fra il gennaio 3013 e il dicembre 2018, dopo avere effettuato un’induzione con una tripletta di farmaci…”
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Fonte: “Mieloma multiplo, mantenimento con lenalidomide superiore a bortezomib nei pazienti con anomalie del cromosoma 1q”, PHARMASTAR