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Tumore dell’ovaio avanzato – Dopo la rimborsabilità di olaparib in prima linea

Cambio di passo in Italia per la terapia di prima linea del carcinoma ovarico. Nel dicembre scorso, infatti, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l’utilizzo in regime di rimborsabilità del PARP-inibitore olaparib come mantenimento dopo la chemioterapia di prima linea per le pazienti con tumore dell’ovaio avanzato che presentano una mutazione dei geni BRCA1 o BRCA 2 (BRCA1/2). Una novità che cambia il paradigma terapeutico per il carcinoma ovarico avanzato e apre la strada verso un trattamento sempre più personalizzato di questa neoplasia

In virtù della Determina n. DG/1265/2020 (20A06798), pubblicata sulla GU Serie Generale n.308 del 12-12-2020, olaparib è, ad oggi, il primo PARP-inibitore autorizzato in Italia nel setting del trattamento di prima linea del carcinoma ovarico avanzato.

In particolare, al di là delle indicazioni già approvate, olaparib è ora indicato anche come agente singolo per la terapia di mantenimento di pazienti adulte con carcinoma epiteliale dell’ovaio di alto grado avanzato (stadio III e IV secondo la classificazione FIGO), cancro della tuba di Falloppio o cancro peritoneale primitivo, con mutazioni nella linea germinale e/o somatica di BRCA1/2, che sono in risposta (completa o parziale) dopo il completamento della chemioterapia di prima linea a base di platino.

I numeri del tumore dell’ovaio
Il tumore ovarico è ancora oggi uno dei big killer tra le neoplasie ginecologiche (30%) e occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili (3%). Secondo i dati del registro AIRTUM, nel 2020 le donne viventi in Italia con una diagnosi di tumore ovarico erano 49.800, erano attese 5200 nuove diagnosi ed erano stimati 3000 decessi causati da questo tumore.

Purtroppo, ancora oggi, circa il 75-80% delle pazienti al momento della diagnosi presenta una malattia già avanzata (in stadio FIGO III-IV) e il 70% va incontro a ricaduta entro 3 anni dalla terapia di prima linea…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cancro dell’ovaio, cosa cambia con la rimborsabilità di olaparib in prima linea”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/cancro-dellovaio-cosa-cambia-con-la-rimborsabilit-di-olaparib-in-prima-linea-35179