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Carcinoma epatocellulare – Sviluppare nuove soluzioni per i pazienti

Sviluppare nuove soluzioni per i pazienti che vivono con carcinoma epatocellulare – una delle prime cause di morti oncologiche al mondo1 – e i bisogni ancora non soddisfatti nella gestione della patologia, attraverso il coinvolgimento multidisciplinare degli specialisti. Questo l’obiettivo di Hack for HCC, l’Hackathon promosso da Roche in collaborazione con H-FARM, che ha visto la partecipazione di oltre 70 esperti, provenienti dai maggiori centri clinici e di ricerca italiani

Il carcinoma epatocellulare rappresenta una delle patologie oncologiche più aggressive e per il quale sono disponibili limitate opzioni di trattamento. Ogni anno più di 815.000 persone in tutto il mondo ricevono una diagnosi di carcinoma epatocellulare1,3. Negli Stati Uniti il numero di casi dal 1980 ad oggi è più che triplicato, e rappresenta la causa di morte per malattia oncologica in più rapida crescita, mentre in Europa il cancro al fegato sta progressivamente aumentando, con circa 87.000 nuove diagnosi e 78.000 morti nel 20204-6. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registro Tumori (AIRTUM) 2020, nel 2020 sono attese circa 13.000 nuove diagnosi di tumore al fegato9 di cui 75-85% HCC7, con 7800 decessi2.  Oggi, grazie ai progressi e alle innovazioni dal punto di vista sia diagnostico sia terapeutico, è sempre più importante che clinici con competenze differenti possano lavorare in modo sempre più integrato al fine di garantire il miglior trattamento a questo significativo numero di pazienti.

“La gestione multidisciplinare del paziente affetto da epatocarcinoma è fondamentale perché, grazie alle nuove possibilità terapeutiche, si è allungata la durata di malattia rispetto al passato, soprattutto grazie alla diagnosi precoce.  Per questi pazienti sono necessari diversi approcci terapeutici a seconda della fase della malattia ed il supporto di professionisti come epatologi, chirurghi, oncologi e radiologi – ha detto la professoressa Filomena Morisco, Professore Ordinario in Gastroenterologia e direttore della Scuola di Specializzazione in malattie dell’apparato digerente all’Università di Napoli Federico II – Il progetto Hack for HCC è nato per ascoltare i medici e potenziare l’approccio multidisciplinare sul territorio nazionale, prezioso per mettere in contatto i professionisti ‘singoli’ stimolando il confronto tra gli specialisti sui vantaggi delle diverse opzioni terapeutiche a disposizione e sul modo corretto di procedere. Data la complessità della patologia e le molteplici competenze necessarie per trattarla al meglio, una delle tre sfide dell’Hackathon ha proprio voluto indagare come meglio supportare i team multidisciplinari italiani; i grandi centri infatti possono essere strutturalmente pronti per gestire anche le terapie più innovative, ma spesso manca la condivisione multidisciplinare. Un’altra sfida affrontata è stata quella relativa alla formazione degli specialisti, sempre più importante in un contesto terapeutico in rapida evoluzione come quello dell’epatocarcinoma”…”

Per continuare  a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma epatocellulare: Roche lancia un Hackathon rivolto agli specialisti per migliorare i percorsi di cura”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//altre-news/-carcinoma-epatocellulare-roche-lancia-un-hackathon-rivolto-agli-specialisti-per-migliorare-i-percorsi-di-cura-35144