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Artrite reumatoide – Il rischio maggiore recidive di malattia potrebbe essere legato all’inquinamento ambientale

Uno studio condotto presso l’Unità di Reumatologia dell’Università di Verona e recentemente pubblicato sulla rivista Rheumatology, ha documentato l’esistenza di un’associazione stringente tra l’inquinamento ambientale da un lato, e la severità e le recidive di malattia dall’altro, in pazienti con artrite reumatoide (AR) seguiti nel corso di un follow-up durato 5 anni. Nello specifico, lo studio ha dimostrato che l’esposizione a livelli elevati di agenti pollutanti ambientali si associa a livelli elevati di CRP e al maggior rischio di recidive di artrite e che questo “eccesso di rischio” si palesa già per livelli molto bassi di esposizione agli agenti inquinanti ambientali

Gli effetti nocivi dell’inquinamento ambientale sulla salute umana sono oggetto da tempo di studi, con implicazioni negative documentate, soprattutto, relativamente alle malattie CV, a quelle respiratorie e ad alcune neoplasie. Meno indagato, invece, è il rapporto tra l’inquinamento ambientale e il decorso delle patologie reumatologiche, anche se il gap di conoscenze al riguardo si sta lentamente riducendo.

E’ in questo trend che si iscrive un lavoro, condotto presso l’Unità di Reumatologia dell’Università di Verona e recentemente pubblicato sulla rivista Rheumatology, secondo il quale esisterebbe un’associazione stringente tra l’inquinamento ambientale da un lato, e la severità e le recidive di malattia dall’altro, in pazienti con artrite reumatoide (AR) seguiti nel corso di un follow-up durato 5 anni.

Nello specifico, lo studio ha dimostrato che l’esposizione a livelli elevati di agenti pollutanti ambientali si associa a livelli elevati di CRP e al maggior rischio di recidive di artrite e che questo “eccesso di rischio” si palesa già per livelli molto bassi di esposizione agli agenti inquinanti ambientali.

Razionale e disegno dello studio
“La patogenesi dell’AR è notoriamente multifattoriale – spiegano i ricercatori nell’introduzione allo studio – e coinvolge sia fattori genetici che fattori ambientali. (…) Così, il fumo di sigaretta, per fare un esempio, rappresenta uno tra i fattori di rischio modificabili maggiormente studiati e associati al rischio di AR. (…). Vi sono più di 4.000 sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta, in gran parte tossiche o carcinogeniche che possono indurre modificazioni post-traslazionali delle proteine, con lo sviluppo di autoantigeni e la produzione di autoanticorpi. Inoltre, il fumo di sigaretta è legato ad un’aumentata suscettibilità allo sviluppo di una forma di AR particolarmente aggressiva ed erosiva, pur in assenza di autoanticorpi specifici.(…) Da ultimo, il fumo di sigaretta è associato ad un peggioramento della risposta ad alcuni farmaci (es: MTX, e farmaci anti-TNF)”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, studio italiano: inquinamento ambientale legato a rischio maggiore recidive di malattia”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//orto-reuma/artrite-reumatoide-studio-italiano-inquinamento-ambientale-legato-a-rischio-maggiore-recidive-di-malattia-34709