Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Alzheimer – Intelligenza artificiale per scoprire chi potrebbe svilupparlo

Al via AI-MIND, un progetto internazionale che vede coinvolte per l’Italia anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto di Ricovero e Cura San Raffaele di Roma: l’obiettivo è ambizioso, usare l’intelligenza artificiale per scoprire chi, tra gli individui a rischio, si ammalerà effettivamente di Alzheimer. Scoprirlo potrebbe consentire di mettere a punto programmi terapeutici precoci e personalizzati

Roma – L’intelligenza artificiale scruterà la mente per scoprire chi potrebbe sviluppare l’Alzheimer, anche anni prima dell’esordio della malattia. È la promessa che arriva da AI-MIND, un progetto di ricerca europeo che sarà condotto da un consorzio internazionale che vede coinvolti, tra gli altri, l’Istituto di Ricovero e Cura San Raffaele di Roma, con il prof. Paolo Maria Rossini e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, con i professori Camillo Marra e Americo Cicchetti.

AI-MIND è un Progetto di ricerca della durata di 5 anni finanziato dall’Europa all’interno di Horizon 2020 che si prefigge di mettere a punto ed inserire nella pratica clinica un nuovo paradigma diagnostico mediante tecniche basate sull’intelligenza artificiale (AI) che misurano le caratteristiche delle connessioni cerebrali da una parte ed il rischio di sviluppare la demenza di Alzheimer in soggetti ad alto rischio (Mild Cognitive Impairment) che sono attualmente in Italia circa 800.000. Il suo inizio è stato fissato per il 1° marzo 2021.

Queste tecniche digitali verranno integrate su di una piattaforma diagnostica di intelligenza artificiale in grado di fornire il livello di rischio individuale al fine di favorire un intervento terapeutico/riabilitativo precocissimo e personalizzato.

La demenza colpisce oggi decine di milioni di Persone nel mondo ed oltre 1.2 milioni di Pazienti in Italia con costi enormi sul piano personale, affettivo e sociale. Anche solo riuscire a ritardare di qualche anno l’esordio e la progressione della demenza iniziando da subito le terapie e intervenendo precocemente sui fattori di rischio modificabili costituirebbe un gigantesco risparmio economico oltre che una significativa riduzione delle sofferenze legate a questa terribile malattia.

AI-Mind è un progetto di ricerca europeo coordinato dall’Università di Oslo in Norvegia finanziato dalla comunità europea attraverso il grant agreement No 964220 con un budget complessivo di 14 milioni di euro…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Intelligenza artificiale per scoprire chi potrebbe sviluppare l’Alzheimer. L’Italia partecipa a progetto europeo”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/intelligenza-artificiale-per-scoprire-chi-potrebbe-sviluppare-lalzheimer-litalia-partecipa-a-progetto-europeo/