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Raro tipo di Alzheimer – Pazienti con afasia progressiva ma senza perdita di memoria, casi da studiare per poter riuscire a trattare le forme tipiche

I pazienti con un raro tipo di malattia di Alzheimer (AD) non mostrano la perdita di memoria caratteristica della condizione anche a lungo termine. È quanto suggerisce una nuova ricerca pubblicata su “Neurology”. Questi individui mostrano anche alcune differenze nella neuropatologia rispetto ai tipici pazienti con AD, suscitando speranze di scoprire nuovi meccanismi che potrebbero proteggere dalla perdita di memoria nelle forme tipiche della malattia

«Stiamo scoprendo che l’AD ha più di una forma. Mentre il tipico paziente con AD avrà una memoria compromessa, i pazienti con afasia progressiva primaria legata all’AD sono molto diversi. Hanno problemi con il linguaggio – sanno cosa vogliono dire ma non possono trovare le parole – ma la loro memoria è intatta» affermano gli autori, coordinati da Marsel Mesulam, direttore del Mesulam Center for Cognitive Neurology and Alzheimer’s Disease presso la Northwestern University di Chicago.

Lato cerebrale non dominante meno atrofico
«Abbiamo scoperto che questi pazienti mostrano ancora gli stessi livelli di grovigli neurofibrillari che distruggono i neuroni nelle aree della memoria del cervello come i pazienti tipici con AD, ma nei pazienti con afasia progressiva primaria Alzheimer il lato non dominante di questa parte del cervello nell’AD ha mostrato meno atrofia» aggiungono. «Sembra che questi pazienti siano più resilienti agli effetti dei grovigli neurofibrillari».

I ricercatori hanno anche scoperto che due biomarcatori che sono fattori di rischio stabiliti nella tipica AD non sembrano essere fattori di rischio per la forma primaria di afasia progressiva (PPA) della condizione.

«Queste osservazioni suggeriscono che ci sono meccanismi che possono proteggere il cervello dai danni di tipo Alzheimer. Studiare questi pazienti con questa forma primaria di afasia progressiva di AD può darci indizi su dove cercare questi meccanismi che possono portare a nuovi trattamenti per la perdita di memoria associata alla tipica AD» commentano Mesulam e colleghi.

Il PPA viene diagnosticato quando la compromissione del linguaggio emerge su uno sfondo di memoria e comportamento conservati, con circa il 40% dei casi che presentano manifestazioni atipiche di AD, spiegano i ricercatori.

«Mentre sapevamo che i ricordi delle persone con afasia progressiva primaria non erano influenzati all’inizio, non sapevamo se mantenessero la loro memoria funzionante nel corso degli anni» aggiungono.

Memoria verbale e capacità linguistiche, declino differenziato
L’attuale studio mirava a indagare se la conservazione della memoria in PPA legata all’AD fosse una caratteristica fondamentale costante o una scoperta transitoria limitata alla presentazione iniziale e ad esplorare la patologia sottostante della condizione…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Alzheimer con afasia progressiva ma senza perdita di memoria, casi da studiare per trattare le forme tipiche”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/alzheimer-con-afasia-progressiva-ma-senza-perdita-di-memoria-casi-da-studiare-per-trattare-le-forme-tipiche-34497