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Malattie rare – Leucemia linfatica cronica, la combinazione chemo-free venetoclax più rituximab batte la chemiommunoterapia anche a 5 anni

La combinazione chemo-free venetoclax più rituximab conferma a lungo termine, 3 anni dopo la conclusione della terapia, i suoi benefici di sopravvivenza, sia libera da progressione (PFS) sia globale (OS), rispetto alla chemioimmunoterapia con bendamustina e rituximab nei pazienti con leucemia linfocitica cronica già trattati in precedenza. Lo dimostrano i dati di follow-up a 5 anni dello studio MURANO presentati al congresso dell’American Society of Hematology (ASH)

Un’ulteriore analisi dello studio MURANO presentata al convegno evidenzia come il trattamento con venetoclax più rituximab consenta di prolungare il tempo al trattamento successivo (TTNT) rispetto al regime di confronto. Inoltre, il trattamento con la combinazione non ha compromesso la risposta alla terapia successiva.

«Lo studio MURANO è diventato oggi un riferimento importante per il trattamento di seconda linea di pazienti con leucemia linfatica cronica» ha dichiarato ai microfoni di Pharmastar Francesca Mauro, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione dell’Università ’Sapienza’ di Roma. «I nuovi dati dello studio sono di grande interesse, perché confermano quanto già emerso nelle analisi precedenti: la superiorità di venetoclax-rituximab rispetto a bendamustina-rituximab in termini sia di PFS sia di OS, sia di raggiungimento della negatività della malattia minima residua. Inoltre, mostrano nei pazienti trattati con venetoclax-rituximab tempi lunghi prima che il clone leucemico riemerga, e, una volta che tale clone è tornato a livelli apprezzabili, tempi lunghi perché acquisisca una significatività clinica in termini di progressione della malattia tale da richiedere un nuovo trattamento».

«Il follow-up a 5 anni dello studio MURANO, presentati all’ultimo ASH, conferma il beneficio clinico, senza nuovi problemi di sicurezza, dell’associazione venetoclax-rituximab –il primo trattamento a termine chemo-free utilizzato nella leucemia linfatica cronica – nel setting dei pazienti recidivati-refrattari» ha aggiunto Stefano Molica, coordinatore Scientifico del Dipartimento Oncoematologico dell’AO Pugliese Ciaccio di Catanzaro. «I vantaggi di venetoclax-rituximab rispetto al braccio di controllo sono risultati evidenti per tutti gli endpoint valutati: PFS, TTNT e OS»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia linfatica cronica, combinazione chemo-free venetoclax rituximab batte la chemiommunoterapia anche a 5 anni. #ASH20”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/leucemia-linfatica-cronica-combinazione-chemo-free-venetoclax-rituximab-batte-la-chemiommunoterapia-anche-a-5-anni-ash20-34458