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Tumori – Troppi i pazienti oncologici affetti da malnutrizione

Obiettivo prioritario il mantenimento di un adeguato stato nutrizionale del paziente oncologico. L’importanza dello screening nutrizionale precoce. Il tema affrontato dagli esperti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica in una review di recente pubblicata su “Clinical Lung Cancer”

Roma, 19 gennaio 2021 – Un paziente con tumore del polmone su 4 è malnutrito e questo può impattare sulla sua prognosi e sulla risposta alle terapie oncologiche. Il tema viene affrontato da una review di recente pubblicata su Clinical Lung Cancer, nella quale si fa il punto sulla prevalenza della malnutrizione nei pazienti con tumore del polmone, sull’impatto di composizione corporea e della perdita di peso sulla sopravvivenza e si analizza l’efficacia di diversi interventi nutrizionali.

“Quello del polmone – spiega il prof. Emilio Bria, Responsabile UOS Neoplasie Toraco-Polmonari, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Professore Associato di Oncologia, Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – è il tumore più frequente nel mondo (oltre 2 milioni di casi nel 2018) e provoca il 18% di tutti i decessi per cancro. Molti di questi pazienti presentano anche un significativo grado di malnutrizione che in genere non viene diagnosticato, né dunque trattato. Ma si tratta di un problema importante, che può pregiudicare il buon esito delle cure oncologiche e la sopravvivenza del paziente”.

“È importante indagare sempre la presenza di segni malnutrizione nei pazienti oncologici – sostiene la prof.ssa Maria Cristina Mele, Responsabile UOSD di Nutrizione Avanzata in Oncologia, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Professore Aggregato di Scienze tecniche dietetiche applicate, Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – per intervenire tempestivamente secondo le linee guida internazionali. La malnutrizione si può sviluppare perché il paziente mangia o assimila meno, per alterazioni metaboliche, ma anche per la tossicità indotta dalla chemioterapia, che determina perdita di massa muscolare e sindrome di infiammazione sistemica. È fondamentale che gli oncologi comprendano quali siano le conseguenze e l’impatto di un buono stato nutrizionale o di una malnutrizione sul trattamento oncologico perché un paziente malnutrito, a prescindere dalla terapia attuata, sopravvive di meno”.

Come si fa diagnosi di malnutrizione
Si parte da un pre-screening di malnutrizione semplicemente chiedendo al paziente: ‘quanti chili ha perso negli ultimi 6 mesi? Quanto sta mangiando di meno rispetto al solito?’ e si passa quindi ai questionari di screening (NRS 2002, MUST), che si compilano in 3 minuti e individuano i pazienti a rischio di malnutrizione, che vanno inviati allo specialista…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Troppi i pazienti oncologici affetti da malnutrizione. A rischio la risposta alle terapie e la prognosi”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/troppi-i-pazienti-oncologici-affetti-da-malnutrizione-a-rischio-la-risposta-alle-terapie-e-la-prognosi/