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Spondiloartrite assiale (axSpA) – Il dolore resta ancora un punto critico e gestito male

Secondo i risultati pubblicati su Rheumatology, i pazienti con spondiloartrite assiale (axSpA) hanno spesso dolore cronico e i pazienti con una maggiore sensibilità al dolore hanno una progressione più veloce della malattia e peggiori risultati di salute

La spondiloartrite assiale (axSpA) è sinonimo di malattie reumatiche infiammatorie dello scheletro assiale (colonna vertebrale lombare e toracica e articolazione sacro-iliaca) che spesso provocano dei dolori alla schiena.

In questo studio di coorte basato sulla popolazione, trasversale, i ricercatori hanno reclutato pazienti con axSpA (n=175) tra il 2011 e il 2014 e ne hanno analizzato la storia medica, la funzione fisica e mentale e la sensibilità al dolore.
Si distinguono due forme: spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA) e la spondilite anchilosante (SA) chiamata anche “Morbo di Bechterew”.

La prima forma è una malattia autoimmune in cui non è possibile rilevare delle modifiche strutturali nel corso di una radiografia convenzionale. Nella spondilite anchilosante si instaura una rigidità infiammatoria della colonna vertebrale che rivela delle modifiche strutturali nel corso di una radiografia.

In questo studio sono stati considerati pazienti con entrambe le forme che nel 46% erano donne con una durata media dei sintomi di 27 anni ( deviazione standard [SD]).
Lo studio ha avuto come obiettivo studiare le differenze nelle segnalazioni di dolore tra pazienti con spondilite anchilosante (AS) e spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA) e valutare come le misure di sensibilità al dolore si associano alla malattia e agli esiti di salute.

I pazienti consecutivi con axial SpA (axSpA) sono stati arruolati nella coorte SPARTAKUS basata sulla popolazione (2015-2017) e classificati come AS (n = 120) o nr-axSpA (n = 55).
Il dolore è stato valutato con questionari (intensità/durata/distribuzione) e algometria computerizzata della pressione del bracciale per misurare la sensibilità al dolore (soglia del dolore / tolleranza al dolore / somma temporale del dolore).

Sono stati utilizzati modelli di regressione lineare per confrontare le misure del dolore tra i pazienti AS e nr-axSpA e per valutare le associazioni tra le misure di sensibilità al dolore e la malattia e gli esiti di salute.

Dei 175 pazienti con axSpA, il 44% ha riportato dolore cronico diffuso, senza differenze significative nelle misure del dolore derivate dal questionario o valutate dall’algometria tra i pazienti con AS e nr-axSpA.

Rispetto all’axSpA non radiografico (nr-axSpA), i pazienti con spondilite anchilosante erano più anziani (p<0,001), con una maggiore probabilità di essere uomini (p<0,001), avevano una durata dei sintomi più lunga (p<0,001), avevano una maggiore concentrazioni di proteina C reattiva (p<0.05) e una probabilità più alta di essere fumatori (p<0.05)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Spondiloartrite assiale, il dolore resta un punto critico e gestito male”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//dolore/spondiloartrite-assiale-il-dolore-resta-un-punto-critico-e-gestito-male-34288