Tumori rari – Due forme rare di linfoma non-Hodgkin, Aifa da il via libera a mogamulizumab per la micosi fungoide e la sindrome di Sézary
“In data 10 Dicembre 2020, sulla Gazzetta Ufficiale n.306 del 10/12/2020 -Serie Generale, è stata pubblicata la Determina n. 1207/2020 di prezzo e rimborso di mogamulizumab, per il trattamento di pazienti adulti con tumori rari, segnatamente micosi fungoide (MF) o sindrome di Sézary (SS), che abbiano ricevuto almeno una precedente terapia sistemica
Mogamulizumab è un anticorpo monoclonale (mAb) umanizzato capostipite, diretto in modo specifico contro il recettore 4 per le chemochine CC (CCR4), una proteina espressa costantemente su cellule tumorali osservabili sia nella MF sia nella SS; dopo che mogamulizumab si lega al CCR4, aumenta l’attrazione delle cellule immunitarie del sistema immunitario per distruggere le cellule tumorali.
Il farmaco è stato sviluppato mediante l’utilizzo della tecnologia Potelligent®, brevettata da Kyowa Kirin, che migliora la reazione immunitaria naturale del corpo al trattamento, provocando una maggiore efficacia nella distruzione delle cellule tumorali.
La MF e la SS sono sottotipi del linfoma cutaneo a cellule T (CTCL), una forma rara di linfoma non Hodgkin, che può interessare la cute, il sangue, i linfonodi e i visceri. Si hanno all’incirca 24 casi di CTCL ogni 100.000 persone. L’incidenza annuale della MF in Europa è stimata tra 1/110.000 e 1/350.000. L’incidenza annuale della SS è 1/10.000.000. Insieme, sono responsabili all’incirca del 65% di tutti i casi di CTCL. Gli individui affetti da questa malattia soffrono spesso di sintomi cutanei deturpanti, pruriginosi, dolorosi e imprevedibili, che possono causare ulteriori complicanze in grado di compromettere la loro aspettativa di vita.
Il Prof. Pietro Quaglino (Univ. di Torino – UO Dermatologia, Ospedale Città della Salute e della Scienza), ha commentato: “Mogamulizumab ha più che raddoppiato la sopravvivenza mediana libera da progressione dei pazienti rispetto a vorinostat. In particolare, la risposta è stata significativamente superiore con effetti duraturi in pazienti MF con coinvolgimento ematico e sindrome di Sézary. I risultati si basano sullo studio clinico di fase III MAVORIC, il più grande mai condotto sulla micosi fungoide e sulla sindrome di Sézary.”…”
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Fonte: “Micosi fungoide e sindrome di Sézary, Aifa da il via libera a mogamulizumab per due forme rare di linfoma non-Hodgkin”, PHARMASTAR