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Covid e tumori – Ogni mese di ritardo nelle cure può aumentare la mortalità

A lanciare il monito è l’Aiom riprendendo i dati di una recente revisione pubblicata sul Bmj che indica come i tempi di latenza nella presa in carico dei pazienti oncologici aggiungono una voce “indiretta” al terribile conto dei danni provocati dal Covid-19

Si continua a fare i conti con i danni provocati da Covid-19. L’ultima evidenza arriva da una revisione di 34 studi pubblicata sul Bmj che dimostra come ogni mese di ritardo nelle cure dei tumori, accumulato a causa della pandemia da Covid-19, può aumentare il rischio relativo di mortalità. Incremento che oscilla tra il 6% e il13% in più rispetto a chi riceve il trattamento nei tempi ottimali, e che può aumentare ancora quanto più a lungo si ritardano le cure.

A lanciare il monito è l’Aiom, con il segretario, Massimo Di Maio che ricorda come “i tempi di latenza nella presa in carico dei pazienti affetti da tumori aggiungono una voce ‘indiretta’ al terribile conto dei danni provocati dal Covid”. “L’argomento delle conseguenze negative dei ritardi nei trattamenti, importante già prima dell’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, lo è ancor di più in questo momento” aggiunge.

Il lavoro del Bmj sul ritardo diagnostico

Il lavoro è stato condotto da un gruppo di ricercatori britannici e canadesi che nel complesso hanno analizzato i dati di circa un milione e duecentomila pazienti. A riguardo di interventi chirurgici, terapie sistemiche (come la chemioterapia) o radioterapia per 17 indicazioni di sette forme di tumori – vescica, seno, colon, retto, polmone, cervice, testa-collo – che insieme rappresentano il 44% di tutti i tumori a livello globale. I ritardi sono stati misurati dalla diagnosi al primo trattamento, o dal completamento di un trattamento all’inizio del successivo.

Ritardo e maggior rischio di morte

“L’associazione tra ritardo e aumento della mortalità era significativa per 13 delle 17 indicazioni” spiega Aiom in una nota stampa a commento del lavoro. “L’analisi dei risultati ha mostrato che, in tutti e tre gli approcci terapeutici, il ritardo di quattro settimane era associato ad un aumento del rischio di morte. Per quanto riguarda la chirurgia, l’aumento relativo del rischio di morte era del 6-8% ogni 4 settimane di ritardo. Ma per alcune indicazioni l’impatto del ritardo di chemioterapia e radioterapia è stato ancora più marcato: il rischio di decesso è aumentato del 9% quando ad essere procrastinata è stata la radioterapia dei tumori della testa e del collo. E del 13% quando è stata posticipata la chemioterapia adiuvante nei pazienti con cancro del colon-retto”.

Rischi maggiori se i tempi si allungano

Se poi il ritardo aumentasse fino a 8 o 12 settimane il rischio aumenterebbe ancora. Nel dettaglio infatti i ricercatori hanno calcolato che posticipare di 8 settimane la chirurgia del tumore della mammella aumenterebbe il rischio relativo di morte del 17%, posticiparla di 12 settimane del 26%. “Quattro settimane di ritardo rispetto alle tempistiche considerate ottimali possono sembrare poche” commenta Di Maio. “Eppure i risultati della metanalisi suggeriscono che può tradursi in un aumento statisticamente significativo della mortalità, e ancor peggiori sono le conseguenze di ritardi più lunghi”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori e Covid-19, ogni mese di ritardo nelle cure può aumentare la mortalità”, ABOUTPHARMA

Tratto da: https://www.aboutpharma.com/blog/2020/11/13/tumori-e-covid-19-ogni-mese-di-ritardo-nelle-cure-puo-aumentare-la-mortalita/