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Costipazione indotta da oppioidi (OIC) – Rivista nota 90 dell’AIFA riguardo a prescrivibilità dei PAMORA, antagonisti dei recettori mu-oppioidi ad azione periferica o intestinale

La costipazione indotta da oppioidi (OIC) è il sottotipo più comune di disfunzione intestinale indotta da questi farmaci. È un problema spesso sottovalutato anche se è associato a ridotta produttività lavorativa, diminuzione della qualità della vita e aumento dell’utilizzo dell’assistenza sanitaria. Da qualche mese è stata rivista la nota 90 dell’AIFA riguardo alla prescrivibilità dei PAMORA ossia degli antagonisti dei recettori mu-oppioidi ad azione periferica o intestinale approvati per il paziente italiano. Abbiamo cercato di focalizzare il problema, l’impatto socio-sanitario e le possibilità di trattamento oggi a disposizione grazie a consensus di esperti, posizioni delle principali società scientifiche, linee guida e raccomandazioni

Costipazione indotta da oppioidi, in cosa consiste
Gli oppioidi sono una classe di potenti analgesici e il loro uso è notevolmente aumentato negli ultimi anni anche se è associato a una varietà di fastidiosi effetti collaterali come sedazione, letargia e prurito, oltre a un notevole rischio di dipendenza.
L’effetto collaterale maggiore dovuto all’uso dei farmaci oppiacei è però dovuto al loro impatto negativo sulla funzione sensomotoria del tratto gastrointestinale (GI), tramite l’azione di agonisti oppioidi esogeni, sul sistema nervoso enterico (ENS).
Gli oppioidi inducono inibizione dello svuotamento gastrointestinale ritardando il transito gastrointestinale, stimolando l’attività motoria non propulsiva, incrementando il tono intestinale, aumentando l’assorbimento dei fluidi per prolungato tempo di contatto, riducendo la secrezione di elettroliti e acqua nel lume intestinale.

Tali effetti avversi limitano l’aumento della dose e possono richiedere un cambio negli oppioidi o addirittura la cessazione della terapia.
Il termine disfunzione intestinale indotta da oppioidi (OIBD) comprende uno spettro di sintomi tra cui nausea, vomito, gonfiore, reflusso gastroesofageo correlato a sintomi e costipazione.
La costipazione indotta da oppioidi (OIC) è il sottotipo più comune di OIBD che si verifica nel 51%-87% dei pazienti che ricevono oppioidi per il cancro e tra il 41% e il 57% dei pazienti che ricevono oppioidi per dolore cronico non da cancro.

Sintomatologia
La OIC è il risultato netto di disturbi in 3 funzioni gastrointestinali essenziali: motilità intestinale, secrezione dei fluidi intestinali e funzione sfinterica.
L’OIC è spesso sottovalutata ed è associata a ridotta produttività lavorativa, diminuzione della qualità della vita e aumento dell’utilizzo dell’assistenza sanitaria.
A volte possono anche comparire fecalomi, incontinenza, reflusso, nausea, meteorismo.
Non bisogna trascurare l’aspetto psicologico; la stipsi è considerata dai pazienti come l’effetto indesiderato degli oppioidi più fastidioso e, nella maggior parte dei casi, riportato come severo.

Si stima che il 30% dei pazienti riduca o interrompa il trattamento con oppiacei a causa dell’OIC. La OIC pone il paziente in una condizione di disagio, ne influenza la qualità di vita e può limitare l’efficacia della terapia antalgica.

Meccanismo che sottende la OIC 
Il meccanismo che causa la OIC differisce da quello della stipsi funzionale, alla quale contribuiscono più fattori…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Costipazione indotta da oppioidi, nuove possibilità prescrittive dalla revisione della nota 90”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//gastro/costipazione-indotta-da-oppioidi-nuove-possibilit-prescrittive-dalla-revisione-della-nota-90-33606