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Tumore alla prostata – La terapia sarà decisa da un’app

A Roma la tre giorni dedicata ai tumori e alle innovazioni tecnologiche in questo campo

UN’App speciale per capire come trattare il tumore alla prostata. Il dipartimento di urologia della Erasmus University Medical Center (Olanda), sta lavorando alla realizzazione di uno strumento  capace di produrre stime accurate sull’aggressività della malattia. Permette di individuare con precisione i pazienti che hanno realmente bisogno di un intervento consentirà di evitare operazioni inutili a coloro che invece non corrono rischi immediati. Così la tecnologia, già sperimentata su 14.380 pazienti, si rivela uno strumento utile per una patologia che colpisce 37 mila italiani ogni anno, provocando 7 mila morti.

E’ una delle novità emerse dal 93° Congresso nazionale Siu (Società Italiana di Urologia), che prende il via oggi a Roma. L’App tiene conto di parametri già normalmente considerati in questi casi: età, livelli di Psa, caratteristiche della malattia, dettagli della biopsia, fattori genetici. Il cancro della prostata è una delle principali cause di morte negli uomini. Ma la sopravvivenza in Italia a dieci anni è pari al 90% e circa il 70% dei pazienti non corre alcun pericolo immediato. “Negli ultimi 10 anni, a un numero crescente di questi pazienti (in Italia circa 26 mila persone) è stata data la possibilità di entrare in protocolli di sorveglianza attiva, piuttosto che essere trattati immediatamente. E per sorveglianza attiva intendiamo che i pazienti continuano a essere monitorati e sottoposti a test, con il trattamento che comincia solo se e quando la malattia dovesse dare segni di sviluppo”, spiega il professor Walter Artibani, segretario Generale della Siu.

Di qui l’importanza di portare a termine in tempi rapidi il progetto GAP 3 per la realizzazione di un nomogramma, a cui stanno lavorando i ricercatori olandesi: “Si tratta di un progetto con un impatto clinico potenzialmente molto importante – sottolinea il professor Francesco Porpiglia, responsabile dell’Ufficio Scientifico della SIU e ordinario di Urologia dell’Università degli studi di Torino – Inquadrare correttamente il paziente a basso rischio permetterà di evitare interventi inutili e consentirà di concentrare le risorse operatorie per i pazienti con malattia più aggressiva”.

Gli appuntamenti

Nella seconda giornata del Congresso  si parlerà di Covid 19 e di come, alcune cure utilizzate per combattere l’alopecia e il cancro alla prostata, si stiano rivelando utili anche nella battaglia contro il coronavirus. Gli uomini sono le vittime preferite del Covid-19, con il 70% dei ricoveri.  La maggiore facilità di contrarre l’infezione potrebbe dipendere dalla presenza di più elevati livelli di androgeni, cioè gli ormoni sessuali maschili, rispetto alle donne. Ecco perché si pensa di intervenire anche attraverso gli stessi trattamenti ormonali usati normalmente contro il tumore della prostata e la calvizie, per contrastare l’infezione e l’evolversi della malattia.
Una conferma di questa teoria arriva da uno studio italiano recentissimo (pubblicato a fine agosto sulla prestigiosa “Annals of Oncology”) che ha analizzato più di 9 mila pazienti ricoverati in Veneto. Il lavoro ha mostrato come coloro che stavano seguendo una terapia anti-androgenica per tumore della prostata, avevano un rischio diminuito di 4 volte di contrarre l’infezione da coronavirus.

I pazienti in terapia anti-androgenica per alopecia o tumore della prostata risultano essere parzialmente protetti dall’infezione. E pare accadere lo stesso ai pazienti che assumono abitualmente farmaci inibitori della 5-alfa reduttasi (gli stessi utilizzati per l’alopecia ma a dosaggi piu elevati) per l’ipertrofia prostatica benigna.

“Gli studi in corso si concentrano sul ruolo di un particolare enzima legato alla membrana cellulare (denominato TMPRSS2), che appare mutato nei pazienti affetti da tumore della prostata…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore alla prostata, la terapia la deciderà un’App”, la Repubblica

Tratto da: https://www.repubblica.it/salute/2020/10/16/news/congresso_nazionale_siu_societa_italiana_di_urologia_riflettori_su_chirurgia_conservativa_e_farmaci_che_battono_anche_il_-270701708/