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Dolore – Le possibili strategie terapeutiche del prossimo futuro

Nuove strategie di gestione del dolore come le cellule staminali e la stimolazione elettrica forniscono una speranza ai pazienti come mostrato durante il congresso Clinical Rheumatology-East 2020

“Il dolore è la ragione numero uno per le visite in clinica” ha esordito Alan David Kaye, professore, rettore, direttore accademico e vice cancelliere degli affari accademici, e dei dipartimenti di anestesiologia, farmacologia, tossicologia e neuroscienze presso il Louisiana State University Health Sciences Center.

Kaye ha evidenziato che le cellule staminali, il plasma ricco di piastrine, le tecniche chirurgiche non invasive e la stimolazione elettrica sono state oggetto di studi più rigorosi negli ultimi anni. “Potrebbe essere utile cercare di convincere i pazienti a provare alcuni di questi interventi piuttosto che sedersi a scrivere prescrizioni per gli oppiacei”, ha detto.

Per quanto riguarda la medicina rigenerativa, Kaye ha affermato che esiste una “definizione ampia” di metodi per riparare, sostituire e ripristinare cellule o organi danneggiati e malati.

Di questi metodi, le cellule staminali hanno generalmente il profilo più alto.

Cellule staminali
“Le cellule staminali possono essere utilizzate in tutti i tipi di condizioni, comprese le condizioni neuromuscolari, l’osteoartrite e l’artrite reumatoide”, ha precisato Kaye.
Le cellule staminali sono “pluripotenti” quindi possono differenziarsi in una serie di diversi tipi di cellule adulte.
Sebbene le cellule staminali embrionali potrebbero avere una grande utilità, rimangono un grosso problema etico-morale. “Le cellule staminali mesenchimali sono politicamente neutre, al contrario delle cellule staminali embrionali”, ha detto Kaye.

In termini di applicazioni specifiche, le cellule staminali mesenchimali sono state utilizzate nella riparazione della cuffia dei rotatori e nella necrosi vascolare dell’anca, secondo Kaye. “Stanno mostrando un miglioramento nei punteggi di dolore e disabilità”, ha spiegato.

Tuttavia, stanno proliferando cellule staminali senza licenza soprattutto in America in quanto la situazione normativa che circonda la terapia con cellule staminali è abbastanza confusa.

Plasma ricco in piastrine
Il plasma ricco di piastrine è un altro approccio rigenerativo che potrebbe avere utilità nello spazio reumatologico, ma Kaye ha avvertito che esiste ancora una “curva di apprendimento” su come le chemochine e le citochine coinvolte possono facilitare la guarigione. “Abbiamo un corpo di prove ora di circa 7 anni di studi”, ha evidenziato.

L’altra preoccupazione con il plasma ricco di piastrine è che ci sono in giro prodotti che potrebbero non essere sicuri o efficaci, secondo Kaye e ciò deriva da una “mancanza di regolamentazione”.
“In sostanza, la medicina rigenerativa è complicata, non familiare e non è regolata con precisione in questo momento”, ha sottolineato Kaye.

Chirurgia ed elettricità
Passando alla decompressione spinale endoscopica lombare, Kaye ha detto che questa tecnica chirurgica ha una “ricca storia” che risale a decenni fa: “Sono diventati sempre migliori, con l’uso dei laser. La tecnica si traduce in decompressione, consentendo alle radici nervose di rigenerarsi.”

La natura minimamente invasiva della procedura può essere interessante per i pazienti reumatologici con mal di schiena cronico.

Allo stesso modo, la procedura di decompressione lombare minimamente invasiva (MILD) prevede l’uso sicuro di un’epidurale. Dopo che il taglio è stato effettuato, il chirurgo tira o rimuove il legamento ipertrofico che causa la stenosi e pizzica la radice del nervo. Secondo Kaye questo può ridurre il dolore e aumentare la mobilità del paziente.

Questo metodo ha una “storia comprovata”, con circa 20.000 casi eseguiti. Ci sono stati 12 studi clinici e 18 articoli peer-reviewed che descrivono il suo utilizzo pubblicati fino al 2016. “Non sono stati segnalati effetti collaterali”, ha detto. “La procedura MILD ha mostrato un’efficacia statisticamente significativa rispetto agli steroidi epidurali.”

Passando a procedure come la stimolazione elettrica transcutanea dei nervi (TENS), la stimolazione del midollo spinale (SCS) e la stimolazione dei nervi periferici, Kaye ha suggerito che anche l’uso dell’elettricità in medicina ha una storia profonda e ricca.

“Questi approcci possono essere utilizzati nella nevralgia post-erpetica, dolore ischemico alle gambe e angina intrattabile”, ha spiegato. Le procedure basate sull’elettricità potrebbero avere utilità in “molti pazienti diversi con molti problemi diversi”.

Prima di iniziare una stimolazione elettrica, Kaye ha esortato i medici a valutare psicologicamente se i pazienti hanno bisogno, vogliono e possono gestire un tale impianto nel loro corpo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dolore, quali le possibili strategie di gestione nel prossimo futuro?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//dolore/dolore-quali-le-possibili-strategie-di-gestione-nel-prossimo-futuro-33379