Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Osteoporosi – Efficacia dei bisfosfonati controbilancia ampiamente rare fratture atipiche

Uno studio appena pubblicato su NEJM, condotto in donne ultra50enni affette da osteoporosi, ha dimostrato che il rischio di frattura atipica di femore aumenta con l’impiego a lungo termine dei bisfosfonati (BSF) e in compresenza di altri fattori di rischio (etnia, bassa statura, peso elevato). Tale rischio, tuttavia, sembra ridursi rapidamente dopo sospensione del trattamento con BSF e suggerisce, come osservato dagli stessi autori dello studio, che questa relazione potrebbe essere utilizzata per individualizzare le decisioni cliniche sulla terapia con BSF, magari ricorrendo alle “vacanze terapeutiche” da BSF dopo rivalutazione del trattamento a 5 anni. Inoltre, e cosa più importante, tale rischio è ampiamente controbilanciato con una proporzione di 35 a 1 dalla riduzione delle fratture da osteoporosi che si determina con l’uso di questi farmaci: tale rapporto diventa leggermente meno favorevole nelle donne asiatiche e nelle afroamericane

I bisfosfonati sono ampiamente utilizzati in tutto il mondo per la prevenzione delle fratture da osteoporosi, specialmente nelle donne in post menopausa. Questi farmaci hanno però due effetti: uno terapeutico di prevenzione delle fratture e l’altro iatrogeno, perchè ne possono causare altre, per fortuna rare, che si chiamano fratture atipiche a causa della loro conformazione strutturale.

Uno studio appena pubblicato su NEJM, condotto in donne ultra50enni affette da osteoporosi, ha dimostrato che il rischio di frattura atipica di femore aumenta con l’impiego a lungo termine dei bisfosfonati (BSF) e in compresenza di altri fattori di rischio (etnia, bassa statura, peso elevato).

Tale rischio, tuttavia, sembra ridursi rapidamente dopo sospensione del trattamento con BSF e suggerisce, come osservato dagli stessi autori dello studio, che questa relazione potrebbe essere utilizzata per individualizzare le decisioni cliniche sulla terapia con BSF, magari ricorrendo alle “vacanze terapeutiche” da BSF dopo rivalutazione del trattamento a 5 anni.

Inoltre, e cosa più importante, tale rischio è ampiamente controbilanciato con una proporzione di 35 a 1 dalla riduzione delle fratture da osteoporosi che si determina con l’uso di questi farmaci: tale rapporto diventa leggermente meno favorevole nelle donne asiatiche e nelle afroamericane.

Razionale e disegno dello studio
Le fratture osteoporotiche portano notoriamente gli individui che ne sono colpiti a disabilità sostanziale e a molti decessi, si legge nell’introduzione allo studio.

Molti studi hanno documentato la capacità dei BSF di aumentare la densità minerale ossea e ridurre il rischio di fratture dell’anca e di fratture vertebrali.

Tuttavia, esistono alcuni gap di evidenza scientifica relativi alle fratture atipiche di femore, considerando la loro relazione con l’impiego di BSF, il gruppo etnico di appartenenza ed altri fattori di rischio.

“Le fratture atipiche di femore – spiega ai nostri microfoni il prof. Maurizio Rossini (Ordinario  di  reumatologia,  Università  degli  Studi di Verona e presidente della SIOMMMS) – sono fratture sottotrocanteriche o a livello diafisario che differiscono dalle tipiche fratture osteoporotiche femorali, localizzate a livello dell’epifisi prossimale del femore. Sono, fortunatamente, molto rare e completamente diverse per sede e per cause da quelle tipiche per le quali vengono utilizzati i BSF”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Osteoporosi, l’efficacia dei bisfosfonati controbilancia ampiamente le rare fratture atipiche. Studio sul NEJM”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//orto-reuma/-33158