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Fegato grasso – In studi di fase 2 nuove possibilità terapeutiche

Si è appena aperto il “Digital International Liver Congress” (Digital ILC 2020), congresso annuale dell’EASL (Associazione Europea per lo Studio del Fegato), evidenziando la crescente prevalenza di NAFLD nel mondo ma anche novità a livello di gestione della malattia avanzata e quindi della steatoepatite non alcolica (NASH). Nello specifico sono stati presentati studi relativi a due nuovi trattamenti che hanno dimostrato riduzioni dell’alanina aminotrasferasi (ALT), del grasso epatico e di altri biomarcatori della progressione della NASH, anche nei pazienti con diabete di tipo 2

Si stima che la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) colpisca circa il 25% della popolazione globale ed è la malattia del fegato in più rapida crescita a livello globale, con la NASH che mette i pazienti a rischio di complicanze come il carcinoma epatocellulare e la cirrosi. La prevalenza riportata di NASH varia ampiamente, ma le stime suggeriscono che l’1,5-6,5% della popolazione generale ha la NASH e circa uno su cinque di questi casi può progredire verso la cirrosi.

Nuovi dati epidemiologici presentati anche al DILC 2020 dal Dr Zobair Younossi, Presidente di Inova Medicine e Presidente del Dipartimento di Medicina presso Inova Fairfax Medical Campus, Falls Church VA, USA riportano come la NAFLD sia oggi la seconda causa più comune di decessi correlati al fegato negli Stati Uniti (26,3%), subito dopo la malattia epatica alcolica ( 27,9%). Tra le persone decedute con NAFLD, le principali cause di morte sono correlate a: fegato (53,1%), malattie cardiovascolari (12,2%) e cancro non epatico (6,6%). In effetti, le morti per cancro sono correlate a cancro al fegato (42,6%), cancro ai polmoni (8,5%), cancro del colon-retto (6,9%), cancro del pancreas (5,5%) e cancro al seno (4,2%).

E’ di un mese fa la notizia dell’interruzione dello studio di fase 3 RESOLVE-IT su elafibranor conseguente a dati di fase 3 poco soddisfacenti.  Purtroppo anche altre molecole hanno fallito in fase di sviluppo clinico sulla steatoepatite non alcolica come selonsertib in monoterapia.

L’unico farmaco che ad oggi ha migliorato in modo significativo ed in fase clinica avanzata sia la fibrosi che i parametri istologici è l’acido obeticolico come mostrato dai risultati del trial di fase III REGENERATE, primo studio sulla Nash progettato congiuntamente con le autorità regolatorie con l’obiettivo di ottenere l’approvazione per l’acido obeticolico nella Nash con fibrosi. al congresso Digital ILC verranno presentati ulteriori dati in merito a tale farmaco.

Gli studi, presentati nella prima e seconda giornata del congresso, hanno valutato due nuove molecole e di queste sicurezza, biochimica, segni di danno epatico e grasso epatico che rappresentano un ulteriore progresso in una strategia emergente per il trattamento della malattia del fegato grasso: il targeting del metabolismo dei lipidi.

Sebbene attualmente non ci siano opzioni farmacologiche approvate indicate per la NASH, la ricerca si è concentrata su un’ampia gamma di meccanismi che sono alla base dei processi comuni a più patologie, incluso il metabolismo dei lipidi.

Il potenziale di tali trattamenti per affrontare il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) e l’obesità, nonché le malattie del fegato, li rende un punto focale per la ricerca attuale.
Poiché si stima che la NASH sia presente nel 37,3% dei pazienti con T2DM, i recettori che influenzano il metabolismo dei lipidi e l’infiammazione sono stati un’area chiave di interesse.

Questi includono il recettore X farnesoide (FXR), che regola negativamente la gluconeogenesi epatica, lipogenesi e steatosi e il recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, che migliora il controllo del glucosio e riduce il peso corporeo diminuendo l’appetito, influenzando il contenuto lipidico epatico e l’infiammazione.

EDP-305, nuovo agonista FXR
Sono stati presentati i risultati su un nuovo agonista FXR, designato EDP-305, derivanti dallo studio di fase 2a ARGON-1, in cui i pazienti con NASH fibrotica senza cirrosi sono stati randomizzati al placebo (n=24), EDP-305 1 mg (n=55) e EDP-305 da 2,5 mg (n=53) e trattati per 12 settimane…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Fegato grasso, dopo le delusioni nuove possibilità terapeutiche in fase 2. #EASL2020”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//gastro/malattia-del-fegato-grasso-in-crescente-aumento-ma-con-possibilit-terapeutiche-in-studio-easl2020-33134