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Risonanza magnetica – Con i laboratori di Facebook l’esame diventerà più veloce del 75%

Sviluppata con la New York University, la tecnologia che usa l’Intelligenza artificiale è gratuita e open source. “Così riduciamo i costi e aumentiamo l’accesso”. Una sorta di mp3 delle risonanze che sarà pronto in un anno e mezzo

Da un minimo di quindici minuti fino ad oltre un’ora. Chiunque abbia fatto una risonanza magnetica conosce questi tempi e conosce anche il costo e l’attesa necessari per fare un esame. Ma la New York University (Nyu), assieme ai laboratori di Facebook che si occupano di intelligenza artificiale, Fair, pare abbiano trovato una soluzione. Hanno sviluppato un algoritmo che, sostengono, riuscirebbe ad ottenere la stessa precisione usando solo un quarto dei dati e abbattendo di conseguenza del 75 per cento i minuti necessari per compiere l’analisi. “Ed è una tecnologia gratuita, open source e applicabile a qualsiasi apparecchio Mri (magnetic resonance imaging, ndr.), basta un aggiornamento software”, racconta in collegamento video Larry Zitnick, esperto di Ai di Facebook.

Ci lavorano da un oltre un anno, partendo dalla risonanza del ginocchio: hanno addestrato l’intelligenza artificiale su circa mille e cinquecento risonanze, alle quali si sono aggiunti i test su 189 pazienti sotto la supervisione di sei radiologi, alcuni alle prime armi, altri con vent’anni di esperienza alle spalle. Questo per vedere come le nuove immagini prodotte dalla Ai, che ricostruisce arto e tessuti in tre dimensioni, venivano interpretate da medici con una diversa storia professionale alle spalle.

“I raggi x sono più veloci ed economici, ma usano le radiazioni e sono imprecisi perché non vedono i tessuti”, spiega Michael Recht, un pioniere della diagnostica per immagini e direttore del dipartimento di Radiologia della Nyu. “La risonanza è decisamente migliore, solo che è un processo lento e costoso. Ridurre la durata di un’analisi significa poter adoperare una stessa macchina per più pazienti nel lasso di tempo che oggi è necessario per una sola persona. E’ un beneficio enorme sia per Paesi che hanno a disposizione molte Mri come in Occidente, sia dove invece sono troppo poche”.

Se vi state chiedendo come si possa avere la medesima precisione in un’immagine usando un quarto dei dati, la risposta sta nella natura stessa della risonanza. “Semplificando, è un’immagine composta grazie a delle frequenze, non a dei pixel”, racconta Dan Sodickson, anche lui professore della Nyu. “Per questo possiamo prendere solo il 25 per cento dei dati, dai quali poi l’Ai costruisce la scansione”. Di fatto l’intelligenza artificiale comprime le informazioni come fa un algoritmo con un brano musicale…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Facebook si dà alle risonanze magnetiche. E un esame diventa più veloce del 75%”, la Repubblica.it Salute

Tratto da: https://www.repubblica.it/salute/2020/08/18/news/facebook_si_da_alle_risonanze_magnetiche_grazie_all_intelligenza_artificiale_ridotti_i_tempi_di_una_scansione_del_75_-264887582/