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Maculopatie – Procedure più snelle per iniezioni intravitreali

Roma – Le iniezioni intravitreali potranno essere eseguite in ambulatori chirurgici dedicati e non più soltanto nelle sale operatorie, grazie a procedure più snelle, ma altrettanto sicure, che consentiranno di erogare un maggior numero di terapie ai pazienti affetti da maculopatie.

È la principale novità contenuta nelle nuove raccomandazioni sulle iniezioni intravitreali per le patologie che coinvolgono la parte della retina che serve per la visione distinta, ovvero la macula, stilate da un gruppo di esperti dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (A.I.M.O.).

“Si tratta di una novità assoluta per l’Italia, ritenuta inconcepibile fino a poco tempo fa – commenta Giuseppe Lo Giudice, consigliere di AIMO, tra i principali autori delle raccomandazioni – con queste nuove indicazioni, che abbiamo redatto basandoci interamente sui dati dalla evidenza scientifica, ci allineiamo finalmente al resto dei Paesi europei e non solo, dove già da tempo le iniezioni intravitreali possono essere eseguite anche in un ambulatorio chirurgico, rispettando ovviamente le caratteristiche di sterilità nella preparazione del farmaco e nella procedura stessa a prescindere dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, perché tali procedure dovranno essere rispettate sempre”.

Le iniezioni intravitreali di sostanze terapeutiche (IVT) sono prestazioni ambulatoriali riportate nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (DPCM del 18 marzo 2017) e nel Nomenclatore nazionale delle prestazioni ambulatoriali (al codice 14.79). Ma qual è la loro importanza per il paziente con patologia maculare? “Per questa tipologia di pazienti le iniezioni intravitreali sono fondamentali – risponde Lo Giudice – perché al momento rappresentano l’unica forma di terapia in grado di garantire loro la conservazione o la riduzione della perdita visiva”.

In Italia ogni anno vengono eseguite migliaia di iniezioni intravitreali, ma nel 2020 “a causa del Covid-19, molte ne sono andate perse. Ancora non sappiamo quante con esattezza – spiega il consigliere di AIMO – però stiamo cercando di arrivare ad una stima di pazienti persi al follow-up mediante uno studio multicentrico che vede coinvolti nella raccolta dati numerosi centri di Oculistica in Italia”. Se il paziente non esegue un’iniezione programmata, può capitare che insorga “una perdita irreversibile della vista, con la conseguenza che le punture successive non siano più in grado di controllare la patologia”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Maculopatie, procedure più snelle per iniezioni intravitreali. Garantito un maggior numero di terapie”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/maculopatie-procedure-piu-snelle-per-iniezioni-intravitreali-garantito-un-maggior-numero-di-terapie/