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Disabilità – Ausili, gli iter di fornitura non garantiscono personalizzazione e tempistiche celeri”

L’appello del Presidente dell’Associazione Ausili: “La nuova Commissione Lea ascolti le nostre proposte. In Italia oltre 3 milioni di disabili gravi che hanno bisogno di ausili personalizzati”

“In Italia oltre 3 milioni di disabili gravi sono alle prese con procedure per l’approvvigionamento di ausili che impediscono personalizzazioni adeguate, tempi celeri e accesso alla migliore tecnologia possibile. Il sistema di classificazione e di approvvigionamento di questi dispositivi medici va modificato”.

È questo l’allarme lanciato da Confindustria Dispositivi Medici in una lettera inviata alla Commissione Lea, che denuncia come l’attuale modello di acquisto e il sistema di classificazione degli ausili penalizzi le persone con disabilità grave e complessa.

“Gli ausili complessi, ad alto costo e ad alto contenuto tecnologico, rappresentano una parte integrante e sostanziale del programma di cura e riabilitazione per molti disabili gravi. Parliamo di dispositivi che vanno dai più semplici, come i bastoni canadesi, ai più sofisticati come gli esoscheletri. Fanno parte della categoria anche le carrozzine manuali, quelle elettriche dotate di dispositivi per la comunicazione di chi le utilizza e tutti gli altri ausili che permettono di migliorare lo stile di vita e l’inclusione dei pazienti”, ha commentato Alessandro Berti, presidente dell’Associazione Ausili di Confindustria Dispositivi Medici.

Oggi, infatti, nonostante i tentativi di fare ordine, gli ausili per disabilità gravi e complesse, quindi innovativi per il paziente, sono stati spostati dall’attuale Nomenclatore (DPCM del 12 gennaio 2017) negli elenchi di ausili di serie, e quindi oggetto di acquisizione tramite gara d’appalto. “Questa modalità di erogazione – ha dichiarato Alessandro Berti – impedisce di fatto una individuazione ad personam dell’ausilio effettuato sulle reali necessità del paziente. Processo che richiede un’attenta analisi, prove e valutazioni che è impossibile regolamentare con una gara di appalto standard”.

Confindustria Dispositivi Medici si è dunque fatta portavoce davanti alla Commissione LEA di un adeguamento orientato alle reali esigenze del disabile e alle opportunità del mercato, chiedendo di fatto lo spostamento nel Nomenclatore di alcuni dispositivi per i bisogni complessi, che oggi sono negli elenchi dei prodotti considerati di serie. E nel caso di ausili per cui questo spostamento non fosse possibile…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ausili per disabili. Confindustria DM: “Gli iter di fornitura non garantiscono personalizzazione e tempistiche celeri”,” Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=87447