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Coronavirus – Secondo dati preliminari, l’uso tempestivo di tocilizumab potrebbe dare risultati nel 70% dei pazienti

“I dati preliminari saranno resi pubblici dall’Aifa nel giro di pochi giorni ma la sensazione è che il farmaco dia una risposta in circa il 70% dei pazienti trattati”. Così Vincenzo Montesarchio, Segretario Cipomo, nel corso della webinar organizzato dalla Cipomo. Nell’incontro virtuale illustrata anche un’indagine pubblicata sul European Journal of Cancer che ha mostrato come i sistemi di prevenzione attivati prima delle indicazioni pervenute dal Ministero abbiano contrastato il diffondersi del Covid nei centri di oncologia

“E’ un momento in cui dobbiamo essere uniti e voglio dedicare questa giornata a tutti gli operatori sanitari che ancora combattono in prima linea la diffusione del virus e a tutti coloro che hanno perso la vita.” Con queste parole Livio Blasi, Presidente Cipomo, ha voluto aprire il webinar ricco di relazioni di primari oncologi che stanno affrontando l’emergenza in prima linea.

Si sarebbe dovuto aprire il 14 maggio il XXVI Congresso Nazionale Cipomo ma data la situazione di emergenza che ha reso impossibile l’organizzazione dell’evento, Cipomo ha deciso di posticipare l’appuntamento annuale senza però rinunciare alla sua presenza in questo momento difficile. Cipomo, infatti, ha realizzato in questa occasione il suo primo appuntamento “virtuale” con un webinar dal titolo “L’oncologia medica ospedaliera in Italia e l’emergenza Covid-19” per raccontare come la situazione è stata (ed è ancora) gestita nei reparti di oncologia, quale incidenza il coronavirus ha avuto sui pazienti oncologici e quali sono state le iniziative straordinarie nate per rispondere a questa emergenza.

Dopo i saluti di Saverio Cinieri, Presidente eletto Aiom, Francesco Grossi, coordinatore della survey Cipomo, ha illustrato i risultati dell’indagine promossa dallo stesso collegio nata con l’obiettivo di valutare l’impatto della pandemia sull’attività clinica delle unità di oncologia medica. La ricerca, pubblicata sul European Journal of Cancer, ha mostrato come alcune procedure, come il cosiddetto “triage” dei sintomi e dei segni riconducibili a infezione da coronavirus, nonché la limitazione degli accessi agli accompagnatori e il rinvio di visite non urgenti o modalità di visita alternative (ad esempio telefonica) per i follow-up, sono state attuate dalla maggior parte dei centri italiani ancor prima di ricevere indicazioni precise dal Ministero della Salute o dalle Regioni.

Ciò può aver limitato la diffusione del virus nelle unità di oncologia medica già nelle prime fasi dell’epidemia preservando dall’infezione pazienti più fragili rispetto al resto della popolazione a causa della loro malattia, per le cure intraprese e perché spesso anziani. Da notare anche che circa il 70% delle oncologie mediche non ha avuto, o ha avuto solo in minima parte, una riduzione di attività, a dimostrazione che anche nei momenti più “caldi” dell’emergenza Covid-19 i pazienti sono stati assistiti con la massima attenzione, offrendogli sempre le cure migliori e con continuità…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Coronavirus. Cipomo: “Uso tempestivo Tocilizumab può dare risultati nel 70% dei pazienti”,” Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=85330