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Recidive da Clostridium difficile – Risultati preliminari positivi dalla bioterapia sperimentale ‘RBX2660’ basata sul microbiota

La multinazionale svizzera Ferring Pharmaceuticals e la compagnia biotech statunitense Rebiotix, specializzata nella ricerca di terapie basate sul microbioma, hanno annunciato i risultati preliminari positivi di uno studio registrativo di fase III in corso sulla terapia non antibiotica sperimentale denominata RBX2660, in fase di sviluppo per ridurre le recidive dell’infezione batterica sostenuta dal Clostridioides difficile

Il C. difficile è un batterio che causa un’infiammazione del colon con diarrea e seri problemi intestinali in circa mezzo milione di persone solo negli Stati Uniti e può portare a gravi complicanze tra cui il ricovero in ospedale, la necessità di un intervento chirurgico e il decesso. È più comune nelle persone di età superiore ai 65 anni ed è una causa frequente di morte nelle case di cura.

Lo standard di cura è rappresentato dagli antibiotici, che purtroppo rappresentano anche il principale fattore di rischio per le recidive della malattia, che si verificano in circa il 15-20% dei pazienti. Il batterio causa ogni anno circa 30mila decessi negli Stati Uniti e in Europa, con una incidenza in aumento, e le sue recidive rappresentano il 10-15% di tutte le infezioni correlate alla sanità negli ospedali.

«L’infezione da C. difficile ha opzioni terapeutiche limitate e rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica» ha affermato il presidente e direttore scientifico di Ferring Per Falk. «Questi risultati preliminari positivi rappresentano un importante passo in avanti per offrire ai pazienti un’opzione innovativa, non antibiotica, che può aiutare a ripristinare il microbiota intestinale. Con i sistemi sanitari esposti a una maggiore pressione a causa di virus come COVID-19 e la crescente minaccia della resistenza agli antibiotici, la necessità di nuove terapie è più grande che mai. Crediamo che il potere del microbioma abbia un grande potenziale e non vediamo l’ora di portare presto RBX2660 ai pazienti».

Un nuovo approccio terapeutico
RBX2660 è una formulazione sperimentale di una terapia a base di microbiota, ricavata da campioni fecali, congelata e somministrata ai pazienti per via rettale tramite un clistere. Il microbioma umano è costituito da un trilione di microrganismi che popolano il nostro organismo, come batteri, virus e funghi, che aiutano a mantenere e sviluppare il sistema immunitario, il metabolismo e altre funzioni essenziali per la vita umana…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Recidive da C. difficile, primi dati positivi da bioterapia basata sul microbiota”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/recidive-da-c-difficile-primi-dati-positivi-da-bioterapia-basata-sul-microbiota–32207