Coronavirus – Studio italiano afferma che la severità malattia non sembra influenzata dai trattamenti per l’artrite reumatoide e le spondiloartriti
“I pazienti in trattamento per artrite reumatoide (AR) o spondiloartriti (SpA) che sviluppano sintomi di Covid-19 non sembrano essere a maggior rischio di complicanze respiratorie o potenzialmente letali, suggerisce uno studio italiano, pubblicato sotto forma di comunicazione breve preliminare (letter) su ARD da ricercatori del Policlinico San Matteo di Pavia
In questa comunicazione, i ricercatori hanno descritto i risultati di una coorte osservazionale di 320 pazienti (68% donne; età media: 55 anni) con AR o SpA. La quasi totalità di questi pazienti (il 92%) stava assumendo farmaci biologici, tra i quali farmaci anti-TNF, mentre gli altri erano in terapia con DMARD sintetici a target (es: inibitori Jak).
Quattro pazienti della coorte avevano ricevuto diagnosi di Covid-19 contermata in laboratorio, mentre altri 4 hanno sviluppato sintomatologia altamente suggestiva di malattia ma senza conferme di laboratorio. Cinque pazienti, invece, erano stati in contatto con un caso confermato di Covid-19 ma non avevano sviluppato i sintomi di malattia.
Tra gli otto pazienti con conferma o sospetto di Covid-19, ne è stato ospedalizzato solo uno. Tutti, invece, hanno sospeso temporaneamente il trattamento con DMARDb o DMARDts all’insorgenza dei sintomi.
“Ad oggi – riferiscono gli autori dello studio – non sono stati documentati episodi significativi di recidiva di malattia reumatologica. Nessun paziente con diagnosi confermata di Covid-19 o con quadro clinico altamente suggestivo di malattia è andato incontro a complicanze respiratorie severe o è deceduto. Solo un paziente di 65 anni è stato costretto al ricovero ospedaliero e a supplementazione di ossigeno a flusso ridotto per qualche giorno”.
“Tali risultati – aggiungono i ricercatori – non consentono di trarre alcuna conclusione sul tasso di incidenza di infezioni da SARS-CoV-2 in pazienti affetti da malattie reumatologiche, né sulla prognosi complessiva dei pazienti immunocompromessi affetti da Covid-19”; tali pazienti, però, dovrebbero essere attentamente monitorati e seguiti nel tempo.
“Nel complesso, però – sottolineano – questi risultati preliminari da noi ottenuti mostrano che i pazienti affetti da artrite cronica e trattati con DMARDb o DMARDts non sembrano essere a maggior rischio di complicanze respiratorie o letali da SARS-CoV-2 rispetto alla popolazione generale. Questi risultati non sono sorprendenti dato che ormai è acclarato che le complicanze respiratorie severe causate dai coronavirus sono guidate da una risposta infiammatoria e citochinica aberrante, perpetuata dal sistema immunitario dell’ospite”…”
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Fonte: “Covid 19, studio italiano: la severità di malattia non sembra influenzata dai trattamenti per l’artrite reumatoide e le spondiloartriti”, PHARMASTAR