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Malattie rare – Ipercolesterolemia familiare, evolocumab e aferesi delle lipoproteine a bassa densità risultano più efficaci insieme

In pazienti con ipercolesterolemia familiare (FH), evolocumab, inibitore del PCSK9, riduce i livelli sierici di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) e lipoproteina(a) [Lp (a)] in modo più efficace rispetto alla aferesi delle lipoproteine a bassa densità (LDL-aferesi). La combinazione di evolocumab più LDL-aferesi potrebbe essere un’alternativa terapeutica per ottenere livelli più bassi di LDL-C e Lp (a) in pazienti con rischio cardiovascolare molto elevato. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Apheresis”

«L’LDL-aferesi è stata a lungo considerata l’ultima opzione per il trattamento dell’iperlipidemia refrattaria nei pazienti con FH» premettono gli autori, guidati da Esther Torres, del Servizio di Nefrologia dell’Hospital General Universitario Gregorio Marañón di Madrid. Da alcuni anni è disponibile evolocumab, «un anticorpo monoclonale che ha mostrato una riduzione significativa dei livelli sierici di LDL-C e degli eventi cardiovascolari» ricordano.

Lo scopo di questo studio, denominato EVOLAFER01 (Efficacy of Evolocumab vs Low-Density Lipoprotein Cholesterol Apheresis in Patients With Familial Hypercholesterolemia and High Cardiovascular Risk), è stato quello di esaminare l’impatto comparativo della LDL-aferesi rispetto a evolocumab e alla combinazione delle due strategie di trattamento sui parametri lipidici e lipoproteici e su altre misure metaboliche/infiammatorie.

Il disegno dello studio EVOLAFER01
Si è trattato di uno studio non randomizzato basato su una serie di casi in aperto condotto su 10 pazienti adulti con diagnosi di FH già in terapia con LDL-aferesi a lungo termine. «Lo studio è stato sviluppato in tre fasi consecutive per consentire il confronto tra la LDL-aferesi, il trattamento con evolocumab e la combinazione di entrambi» spiegano Torres e colleghi.

«I parametri di laboratorio sono stati raccolti prima e dopo l’LDL-aferesi e prima della somministrazione di evolocumab» specificano. L’endpoint primario era costituito dalla riduzione dell’LDL-C durante le tre fasi.

I risultati principali, in cinque punti

  • La riduzione dei livelli di LDL-C con evolocumab è stata del 31,4% rispetto alla LDL -aferesi, andando da 153 +/- 35 mg/dL a 105 +/-  56 mg/dL (P <0,001).
  • Anche la riduzione di Lp (a) è stata significativamente più alta con evolocumab (45,5%) rispetto all’LDL-aferesi: da 36 (6-119) a 20 (3-41) mg/dL, P = 0,027…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ipercolesterolemia familiare, evolocumab e aferesi delle lipoproteine a bassa densità: insieme più efficaci”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/cardio/ipercolesterolemia-familiare-evolocumab-e-aferesi-delle-lipoproteine-a-bassa-densit-insieme-pi-efficaci-31511