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Fibromialgia – Per il trattamento del dolore, basse dosi di naltrexone

Circa la metà dei pazienti con fibromialgia trattati con naltrexone alla dose di 4,5 mg hanno riportato una riduzione del dolore intorno al 30%. E’ quanto evidenziano i risultati di uno studio pubblicato su Pain Medicine. Gli autori sottolineano l’importanza di ulteriori studi a conferma di questi dati

La fibromialgia (FM) è un disturbo comune che colpisce il 2% della popolazione. Diversi studi indicano che questi pazienti hanno cambiamenti nel loro sistema di regolazione del dolore, con attivazione di nocicettori e ridotta inibizione centrale, portando a uno stato iperalgesico diffuso.

Più recentemente, sono stati evidenziati disturbi nel sistema immunitario con segni di stato infiammatorio nel sistema nervoso centrale (CNS).

È stato dimostrato che i pazienti con FM hanno livelli aumentati di encefaline nel liquido cerebrospinale (CSF) e una ridotta disponibilità del recettore mu, suggerendo che questi pazienti hanno una disfunzione dei meccanismi analgesici endogeni.

Non è disponibile alcun trattamento specifico per la FM e le terapie farmacologiche tradizionali mirano a ridurre il rilascio di neurotrasmettitori facilitatori (ad es. gabapentinoidi) o al blocco del ricupero di serotonina e noradrenalina.

Il naltrexone a basso dosaggio (LDN) è ampiamente usato come trattamento offlabel
per varie condizioni, ma studi sul suo uso nella FM sono scarse; è un farmaco noto principalmente per il suo effetto antagonista sul recettore degli oppioidi, ma si pensa anche per smussare la trasmissione dopaminergica nelle vie mesolimbiche, attenuando gli effetti delle sostanze di abuso.

E’ noto da decenni che il naltrexone può avere un effetto analgesico paradosso se usato a basse dosi.

In studi precedenti che studiavano l’effetto di questo farmaco sulla FM è stata utilizzata una dose di 4,5 mg. Tuttavia, finora, non sono stati condotti studi dose-risposta. Lo scopo di questo studio era di esplorare le relazioni dose-risposta con questo trattamento e quindi stimare la dose efficace nel 50% dei soggetti (ED50) e la dose efficace nel 95% dei soggetti (ED95).

Un obiettivo secondario era analizzare quali fossero i sintomi della FM più comunemente ridotto dall’uso di naltrexone…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Basse dosi di naltrexone, utili nel trattamento del dolore nei pazienti con fibromialgia?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/dolore/basse-dosi-di-naltrexone-utili-nel-trattamento-del-dolore-nei-pazienti-con-fibromialgia-31433