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Forame ovale pervio (PFO) – La chiusura completa può far regredire sintomi dell’emicrania

Nuovi dati, pubblicati su “JACC: Cardiovascular Interventions”, mostrano che -in pazienti con emicrania che si sottopongono a chiusura transcatetere del forame ovale pervio (PFO) – la presenza di aura e di residui shunt da destra a sinistra sembrano influenzare l’entità dei benefici per l’emicrania

Dopo la chiusura del PFO, i sintomi dell’emicrania sono stati completamente aboliti in quasi la metà dei pazienti (48%), e questo risultato era molto più probabile nei pazienti con aura (OR 4,34; IC al 95% 1,53-12,30), secondo i ricercatori guidati da Eyal Ben-Assa, del Tel Aviv Sourasky Medical Center di Israele e del Massachusetts General Hospital di Boston.

Inoltre, il carico di emicrania è stato ridotto di oltre la metà nell’87,3% dei pazienti dopo la chiusura del PFO, con una probabilità ancora maggiore di vedere quel livello di miglioramento in assenza di shunt interatriale residuo (OR 4,61; IC al 95% 1,32-16,10), spiegano gli autori.

Il problema dello shunt residuo
I risultati, provenienti da uno studio retrospettivo monocentrico, devono essere considerati nel contesto della letteratura su emicrania-PFO: gli studi osservazionali hanno supportato un miglioramento dell’emicrania dopo la chiusura del PFO e tre studi randomizzati non sono riusciti a raggiungere i loro endpoint primari, ma hanno fornito prove suggestivo di un vantaggio dalla chiusura.

Ben-Assa e colleghi riportano che nessuno degli studi randomizzati ha preso in considerazione la presenza di shunt residuo dopo la chiusura del PFO. Potrebbe essere che una “chiusura efficace” che consenta la presenza di uno shunt lieve dopo la procedura possa essere abbastanza buona da prevenire l’ictus ma non l’emicrania.

Meccanismi proposti, ma non dimostrati, per spiegare il legame tra PFO ed emicrania sono che il PFO consente a microemboli o sostanze vasoattive come la serotonina di giungere nel cervello e causare sintomi di emicrania. Garantire la completa chiusura del PFO eliminerebbe tali processi.

«I nostri dati rafforzano quelle domande fisiopatologiche, perché quei microemboli e fattori vasoattivi possono percolare anche attraverso shunt molto piccoli» affermano gli autori. «Questo è il motivo per cui pensiamo che sia positivo avere una chiusura efficace per prevenire l’ictus, ma se si vuole migliorare l’emicrania si deve cercare di ottenere una chiusura completa del PFO».

Più probabilità di abolizione totale dei disturbi nei pazienti con aura
Per Ben-Assa e colleghi l’associazione tra PFO ed emicrania è complessa. L’emicrania si verifica in circa il 10% della popolazione generale ed è circa 2-3 volte più comune nei pazienti con PFO. Nella clinica, i pazienti con PFO ed emicrania spesso chiedono cosa accadrà con i sintomi dell’emicrania dopo la chiusura del PFO e non c’è una risposta definitiva alla domanda…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Forame ovale pervio, la chiusura completa può far regredire i sintomi dell’emicrania”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/cardio/forame-ovale-pervio-la-chiusura-completa-pu-far-regredire-i-sintomi-dellemicrania-31292