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Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) – Il beneficio derivante dall’astensione al fumo perdura se non si sospende trattamento con vareniclina

Il beneficio derivante dall’astensione continuativa al fumo di sigaretta si perde alla sospensione del trattamento con vareniclina. Lo dimostrano i risultati dello studio clinico SAVE, pubblicati su COPD: Journal of Chronic Obstructive Pulmonary Disease, che hanno documentato tassi di persistenza dell’astensione al fumo più elevati in un gruppo sottoposto a trattamento con il farmaco in aggiunta all’adozione di pratiche di councelling rispetto al councelling da solo, nonché la perdita del beneficio dopo sospensione del trattamento con il farmaco, a 12 settimane

Razionale dello studio
La Bpco rappresenta, come è noto, la terza causa di morte a livello globale e il fumo di sigaretta è il primo fattore di rischio di malattia. “Se numerosi studi hanno sottolineato come la cessazione dell’abitudine al fumo si associ ad una riduzione del rischio CV e dei decessi per neoplasie attribuibili alle sigarette – ricordano i ricercatori nell’introduzione al lavoro – è anche vero che le misure intraprese per abbandonare definitivamente il fumo sono fortemente limitate nei pazienti con Bpco, in ragione della particolare dipendenza sviluppata alla nicotina e alla frequenza elevata di recidive di malattia”.

“A differenza della moltitudine di studi sulle misure antifumo condotti nella popolazione generale – continuano gli autori dello studio – non esistono moltissimi studi di questo tipo nei pazienti affetti da Bpco. A questo riguardo, una metanalisi recente ha sottolineato il vantaggio di un regime di intervento basato sulla combinazione di councelling associato con sostituti della nicotina rispetto alle misure di councelling da sole”.

La vareniclina è un farmaco utilizzato per trattare la dipendenza da nicotina. Dal punto di vista farmacologico, è un agonista parziale che si lega selettivamente ai recettori nicotinici per l’acetilcolina di tipo a4b2 con un’affinità maggiore rispetto alla nicotina.

Agendo a livello cerebrale in modo simile alla nicotina, la vareniclina  è in grado di ridurre il desiderio delle sigarette e di altri prodotti del tabacco e può aiutare alcuni pazienti a smettere di fumare.

I dati sull’impiego di vareniclina come terapia antifumo in pazienti con Bpco non sono molti: “In un trial clinico randomizzato – sottolineano i ricercatori – i tassi di pazienti che hanno definitivamente abbandonato la sigaretta dopo 12 settimane e 12 mesi di trattamento, a seguito del trattamento con il farmaco, sono stati superiori, rispettivamente a 8 volte e a 4 volte quelli osservati nel gruppo placebo”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Bpco, l’astensione al fumo perdura se non si sospende il trattamento con vareniclina”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/pneumo/bpco-lastensione-al-fumo-perdura-se-non-si-sospende-il-trattamento-con-vareniclina-31139