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Daltonismo – In trenta immagini il mondo con meno colori

Progetto Fondazione,negli scatti tre tipi di difetti della vista

Non sono in grado di percepire la luce rossa e per questo hanno difficoltà a differenziare il rosso dal verde (protanopia); oppure non sono in grado di percepire la luce verde, distinguendolo a difficoltà dal rosso e da alcune tonalità di grigio, viola e blu (deuteranopia); o ancora, non sono in grado di percepire la luce blu, con difficoltà a distinguere il colore azzurro dal grigio, il viola scuro dal nero, il verde dal blu e l’arancione dal rosso (tritanopia). Sono i tre tipi di daltonismo, al centro di un progetto con cui la Fondazione Colour Blind Awareness ha voluto dimostrare, tramite uno speciale software, come chi soffre di questo difetto di vista vede più di 30 luoghi attorno al mondo (queste le immagini originali).

I tipi di daltonismo dal colore rosso e verde (protanopia e deuteranopia) sono difetti puramente ereditari, e quindi le persone affette ne soffrono dalla nascita. L’8% degli uomini e solo lo 0,5% delle donne sono colpiti. Anche il daltonismo del colore blu (tritanopia) può essere ereditato e gli uomini e le donne sono ugualmente colpiti (in generale è molto raro circa 1 su 50 000 persone). Alternativamente, può essere acquisito tramite alcune medicine o causato da malattie quali il diabete e la sclerosi multipla.

Il daltonismo è causa di molte difficoltà nella vita quotidiana per chi ne soffre: a scuola per le informazioni relative ai colori quali quaderni scolastici, risorse educative sui siti web o istruzioni in classe; nell’ambito lavorativo per le grafiche colorate in una presentazione; nella scelta dell’abbigliamento; nel fare la spesa, lavori di giardinaggio, guardare/fare sport, guidare e utilizzare mappe e informazioni di navigazione come la cartina della metropolitana di Londra.

Tante anche le difficoltà lavorativa: precluse ai daltonici sono molte professioni, nelle forse armate, servizi di pronto soccorso, elettricisti, piloti di aerei e treni e alcuni professioni marittimi. Inoltre, molte altre carriere sono molto più difficili come quelle dei dottori, designer, ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), orticoltura. È una lista infinita che costringe le persone con daltonismo a trovare strategie alternative e ad affidarsi a colleghi e/o software per identificare i colori.

Per aiutare i daltonici, le scuole e le imprese dovrebbero garantire che qualsiasi informazione fornita contenente colori venga anche comunicata in un altro modo, quale testo, simbolo e schema…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Daltonismo, in trenta immagini il mondo con meno colori”, ANSA.it Salute&Benessere

Tratto da: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2019/12/10/daltonismo-in-trenta-immagini-il-mondo-con-meno-colori_841a28c7-74a8-4c77-8365-47d96f6a0295.html