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Diabete di tipo 2 – Arriva semaglutide, agonista del recettore del GLP-1 di ultima generazione, a cadenza settimanale che agisce su glicemia, peso corporeo e cuore

Il farmaco, agonista del recettore del GLP-1 di ultima generazione unisce superiore efficacia nel controllo della glicemia e del peso corporeo a significativi benefici per il sistema cardiovascolare nel diabete tipo 2. Riduce fino a 1,8 punti per cento l’emoglobina glicata, fino a 6,5 kg il peso corporeo e fino al 26 per cento il rischio cardiovascolare

Una buona notizia per gli oltre 4 milioni di italiani con diabete tipo 2: «i circa 3,4 milioni rilevati da ISTAT nel 2017, pari al 5,7 per cento della popolazione nazionale, cui si deve aggiungere circa 1 milione di persone che hanno la malattia, ma non ne sono consapevoli» spiega Stefano Del Prato, Professore di Endocrinologia presso l’Università di Pisa.

Semaglutide. farmaco agonista del recettore del GLP-1 di ultima generazione, è infatti ora disponibile anche in Italia, rimborsato dal servizio sanitario nazionale. Somministrato per via iniettiva, con una comoda penna pre-riempita, una sola volta a settimana indipendentemente dai pasti, unisce, rispetto ai farmaci disponibili, superiore efficacia nel controllo della glicemia e del peso corporeo a benefici per il cuore e, in ultima analisi, la riduzione del rischio di complicanze del diabete.

«Il GLP-1 è un ormone fisiologico che svolge molteplici azioni nella regolazione del glucosio e dell’appetito, nonché nel sistema cardiovascolare. Semaglutide è un analogo del GLP-1, omologo al 94 per cento a quello umano, le cui modifiche strutturali consentono la somministrazione settimanale» commenta Agostino Consoli, Professore di Endocrinologia presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti–Pescara. Grazie alla sua efficacia, fino al 79 per cento dei pazienti raggiunge il target di emoglobina glicata, e quindi l’obiettivo terapeutico, e il documento di consenso delle società scientifiche americana ed europea ADA/EASD 2018 riconosce semaglutide come una valida ed efficace opportunità già in una fase precoce del trattamento.

«Le persone con diabete del nostro Paese godono complessivamente di un buon controllo della malattia, soprattutto rispetto alla situazione che si riscontra in molte altre nazioni» dice Carlo Bruno Giorda, Direttore della struttura complessa Diabetologia dell’ASL Torino 5. «Ciononostante, secondo i dati degli Annali AMD 2018 di Associazione Medici Diabetologi, nel diabete tipo 2 solo una persona su due, esattamente il 50,9 per cento, ha un valore di emoglobina glicata (HbA1c) inferiore al 7 per cento, soglia richiesta dalle principali linee guida di cura della malattia» aggiunge.

Il valore dell’emoglobina glicata (HbA1c) è il parametro che indica il livello di controllo della malattia, ossia misura l’efficacia della cura. «Il primo obiettivo da perseguire, come medici diabetologi, è quello di mantenere la glicemia il più possibile sotto controllo, perché è ampiamente dimostrato quanto la riduzione del livello di emoglobina glicata di un solo punto percentuale sia in grado di ridurre drasticamente le complicanze del diabete: di oltre un terzo (-37 per cento) quelle microvascolari, responsabili ad esempio del danno renale, del 14 per cento l’infarto cardiaco, del 12 per cento l’ictus e del 21 per cento la morte correlata alla malattia» spiega Francesco Giorgino, Professore di Endocrinologia presso l’Università di Bari Aldo Moro…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete di tipo 2, arriva semaglutide nuovo GLP-1 settimanale con azione positiva su glicemia, peso corporeo e cuore”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/diabete/diabete-di-tipo-2-arriva-semaglutide-nuovo-glp-1-settimanale-con-azione-positiva-su-glicemia-peso-corporeo-e-cuore-30888