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Domani 1 Dicembre, Giornata mondiale Aids 2019. Potenziare utilizzo dei test rapidi e valorizzare ruolo società civile

L’Organizzazione mondiale per la sanità in vista delle celebrazioni del 1° dicembre rimarca come “il crescente accesso ad un’efficace prevenzione, diagnosi, trattamento e cura hanno fatto diventare l’Hiv una condizione di salute cronica gestibile, che consente alle persone che ci convivono di condurre una vita lunga e sana”. Ma i progressi da fare sono ancora parecchi e solo puntando sul lavoro della società civile e sullo sviluppo della assistenza sanitaria di base si potranno raggiungere gli obiettivi

“L’Hiv continua ad essere un grave problema di salute pubblica a livello mondiale, poiché finora ha causato oltre 32 milioni di vittime. Tuttavia, con un crescente accesso a un’efficace prevenzione, diagnosi, trattamento e cura hanno reso l’infezione da HIV una condizione di salute cronica gestibile, che consente alle persone che ci convivono di condurre una vita lunga e sana”. È quanto sottolinea l’Oms in occasione della Giornata Mondiale dell’Aids 2019 che come ogni anno si celebra il 1° dicembre che però evidenzia anche come “è improbabile che gli obiettivi globali per l’HIV per il 2020 siano raggiunti a meno che non sia disponibile un maggiore sostegno”.

Il claim di questo è ‘Communities make the difference’ in cui si evidenzia come le “migliaia di operatori sanitari della comunità che lotta contro l’Hic – molti dei quali vi convino o sono colpiti dall’epidemia – hanno contribuito a questo successo”. Per questo durante la Giornata mondiale l’OMS sottolinea “la differenza che queste comunità stanno facendo per porre fine all’epidemia, attirando al contempo l’attenzione globale sulla necessità di un loro più ampio impegno nel rafforzare l’assistenza sanitaria di base”.

I numeri.
Alla fine del 2018 c’erano circa 37,9 milioni di persone che vivevano con l’HIV. A seguito degli sforzi internazionali per rispondere all’HIV, la copertura dei servizi è andata costantemente aumentando. Nel 2018, il 62% degli adulti e il 54% dei bambini che vivono con l’HIV nei paesi a basso e medio reddito sono stati sottoposti a terapia antiretrovirale (ART).
La grande maggioranza (82%) delle donne in gravidanza e in allattamento che vivono con l’HIV ha ricevuto l’ART, che non solo protegge la loro salute, ma assicura anche la prevenzione della trasmissione dell’HIV ai loro neonati…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Giornata mondiale Aids 2019. Oms: “Dal 2000 infezioni scese del 37%. Ma virus non è sconfitto e obiettivi ancora lontani. Nel 2018 lo hanno contratto in 1,7 mln. Potenziare utilizzo dei test rapidi e valorizzare ruolo società civile”,” Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=79265