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Tumori – Il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Ma la battaglia è ancora tutta da vincere

Presentato oggi al Ministero della Salute il nuovo volume sui numeri del cancro, frutto della collaborazione tra AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM, PASSI, PASSI d’Argento e SIAPEC-IAP. Sono tre milioni e mezzo gli italiani che vivono dopo la scoperta della malattia e almeno un paziente su quattro, pari a quasi un milione di persone, è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito. Stefania Gori, presidente AIOM: “Tende a diminuire anche la mortalità, grazie ai programmi di prevenzione e al miglioramento delle terapie”. Ma tra le donne, oltre che il cancro alla mammella, aumenta anche quello ai polmoni, E nei due generi in crescita pancreas, tiroide e melanomi

24 SET – Meno casi di tumore in Italia: nel 2019 sono stimate 371mila diagnosi (196.000 uomini e 175.000 donne), erano 373mila nel 2018, circa 2.000 in meno in 12 mesi.

Le cinque diagnosi più frequenti sono quelle della mammella (53.500 casi nel 2019), colon-retto (49.000), polmone (42.500), prostata (37.000) e vescica (29.700). In calo, in particolare, le neoplasie del colon-retto, dello stomaco, del fegato e della prostata e, solo negli uomini, i carcinomi del polmone, in aumento invece tra le donne (+2,2% annuo), per la diffusione dell’abitudine al fumo di sigaretta.

In crescita anche il tumore della mammella e, in entrambi i generi, quelli del pancreas, della tiroide e i melanomi (soprattutto al Sud). 

Tutti numeri inseriti nella nona edizione del censimento ufficiale  dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), di Fondazione AIOM, PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), e raccolti nel volume “I numeri del cancro in Italia 2019” – pubblicato in una versione per gli operatori e una per i pazienti – presentato oggi all’Auditorium del Ministero della Salute in un convegno nazionale.

A livello regionale l’incidenza più alta di diagnosi è in Friuli-Venezia Giulia (716 casi per 100.000 abitanti), la più bassa in Calabria (559 casi per 100.000 abitanti). 

Quasi 3 milioni e mezzo di italiani (3.460.025, il 5,3% dell’intera popolazione) vivono dopo la diagnosi di cancro, cifra in crescita (erano 2 milioni e 244 mila nel 2006, 2 milioni e 587mila nel 2010, circa 3 milioni nel 2015), grazie a cure sempre più efficaci e alla maggiore adesione ai programmi di screening.

In aumento anche la sopravvivenza: il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Almeno un paziente su quattro, pari a quasi un milione di persone, è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori: il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Ma la battaglia è tutt’altro che vinta. Nel 2019 stimati 371mila nuovi. Mammella, colon-retto e polmone i più frequenti. In Friuli Venezia Giulia l’incidenza maggiore, in Calabria la più bassa. Ecco tutti i numeri del cancro“, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=77115