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Epatite C – Occorre maggiore impegno sul “sommerso”

“Per fare il punto sulla situazione attuale del trattamento anti epatite C, si è svolta a Roma la conferenza stampa “Alleanza contro l’Epatite 2019” promossa da AISF e da SIMIT. Secondo gli esperti, per eliminare l’infezione occorre maggiore impegno sul “sommerso”

“Da parte delle istituzioni c’è massimo impegno ad ascoltare le esigenze di clinici e pazienti per non perdere un’occasione storica – dichiara il senatore Raffaele Mautone, componente della 12ª Commissione Igiene e Sanità del Senato. – Fino ad oggi abbiamo supportato gli sforzi della ricerca e l’implementazione delle nuove terapie; auspichiamo ora un prosieguo di questo percorso, sia per la salute dei singoli, sia per la Sanità pubblica”.

DAL “SOMMERSO” AL PASSAGGIO ALLE REGIONI, “LE SPINE” ATTUALI DI POLITICA SANITARIA. “Se i costi della terapia passassero dal fondo per i farmaci innovativi a completo carico delle Regioni, le stesse si troverebbero a sostenere ulteriori costi diretti, senza che si sia ancora investito a sufficienza per l’emersione del sommerso, eccezion fatta per le società scientifiche che hanno intrapreso campagne di comunicazione” sottolinea il prof. Massimo Galli, Presidente SIMIT. “Bisogna rammentare che il grosso del sommerso risiede nelle fasce d’età al di sopra dei 50 anni, nelle quali si è fino ad oggi fatto veramente molto poco”.

“In Italia, nonostante l’ottimo lavoro finora svolto, si stima che vi siano ancora circa 200mila pazienti con infezione da HCV che debbano essere individuati e trattati, e l’emersione del sommerso continua quindi a rappresentare una sfida fondamentale per poter mirare a raggiungere l’eradicazione dell’infezione nel nostro paese – evidenzia il dott. Salvatore Petta, Segretario AISF. – Tuttavia, oltre alle classiche “sacche” di infezione presenti presso i SerD e gli istituti di detenzione è estremamente importante focalizzare la nostra attenzione sul bacino dei pazienti seguiti presso i Medici di Medicina Generale. Tale percorso virtuoso ovviamente per essere efficiente necessita di una corretta informazione/formazione dei MMG e dell’organizzazione di un sistema di rete che permetta una facile collocazione dei pazienti individuati ai centri autorizzati al trattamento”.

A “PRESUNTA” EQUIVALENZA DEI FARMACI PREOCCUPA GLI SPECIALISTI. “Ci si potrebbe infatti dover confrontare con una possibile equivalenza dei farmaci in corso di valutazione da AIFA – sottolinea Galli. –. La disponibilità in Italia di tre diversi trattamenti farmacologici ha consentito in questi anni di scegliere e utilizzare lo schema terapeutico più adatto a ciascun paziente. L’eventuale affermazione di equivalenza tra le combinazioni farmacologiche pangenotipiche disponibili toglierebbe ai medici la discrezionalità necessaria per attuare la scelta terapeutica migliore per ciascun paziente. Va inoltre ricordato che i farmaci in questione non prevedono la stessa durata di trattamento, sono ampiamente diversi da un punto di vista chimico e per meccanismi d’azione e presentano profili di sicurezza differenti. Poterli usare tutti ha dato grandi risultati. Lasciateci quindi curare in scienza e coscienza senza inutili limitazioni”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Epatite C: disattesa la strategia globale Oms per eliminare l’infezione. Occorre maggiore impegno sul “sommerso”,”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/epatite-c-disattesa-la-strategia-globale-oms-per-eliminare-linfezione-occorre-maggiore-impegno-sul-sommerso-30313