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Pronto soccorso – Le nuove linee guida in vista del traguardo

Trasmesso alle Regioni il documento definitivo elaborato dal Tavolo di lavoro istituito al Ministero della Salute che accoglie le richieste degli Enti locali e che ora è pronto per il via libera in Stato-Regioni. Definiti anche gli standard strutturali e di personale per l’Osservazione breve intensiva e le azioni per ridurre il sovraffollamento tra cui il blocco dei ricoveri programmati, l’istituzione della stanza/area di ricovero (“Admission Room”), in sostanza aree dell’ospedale ed esterne al Pronto Soccorso dedicate ai pazienti in attesa di ricovero, come soluzione provvisoria e l’implementazione del bed management.IL TESTO

29 LUG – Nuovi codici numerici per la definizione delle priorità che vanno ad aggiungersi ai colori (come richiesto dalle Regioni) e nuovi standard per l’Osservazione breve intensiva e azioni per ridurre il sovraffollamento tra cui il blocco dei ricoveri programmati e l’implementazione del bed management. Sono queste le direttrici su cui si muovono le nuove linee guida elaborate dal Tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute ed inviate alle Regioni.

Il documento era stato già presentato a giugno ma le Regioni avevano chiesto alcune modifiche, tra cui la più importante era quella di mantenere (perlomeno in una prima fase transitoria) i codici di priorità a colori accanto alla nuova codifica numerica. Modifiche accettate dal Ministero che ha inviato nuovamente il testo agli Enti locali e che ora dovrà essere approvato nella Conferenza Stato-Regioni di giovedì 1 agosto.

Ma vediamo in sintesi tutte le novità delle nuove linee guida: 

Nuovi codici di priorità per il Triage. Nel modello proposto dal Ministero si adotta un sistema di codifica a 5 codici numerici di priorità, con valori da 1 a 5, ove 1 indica il massimo livello di gravità. “Le Regioni – si legge – possono associare al codice numerico anche il codice colore. La nuova codifica consente di focalizzare l’attenzione sulle condizioni cliniche che rientrano nell’ambito dell’urgenza differibile, individuando l’ambito delle patologie da definire come urgenza minore. L’implementazione della nuova codifica dovrà avvenire progressivamente, entro 18 mesi dalla pubblicazione del presente documento.

Per ognuno dei 5 codici, si indica anche il tempo massimo di attesa per l’accesso alle aree di trattamento, che va dall’accesso immediato per l’emergenza all’accesso entro 240 minuti per le situazioni di non urgenza. Nella tabella che segue sono riportati i cinque livelli, la loro denominazione, la loro definizione e i tempi massimi di attesa per l’accesso alle aree di trattamento”.

Per una corretta gestione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti che accedono al P.S. si raccomanda un tempo non superiore alle 8 ore dall’arrivo, anche nel caso di presentazioni cliniche complesse, in aderenza a quanto evidenziato nella letteratura internazionale.

Il Triage. Il documento costituisce un aggiornamento delle Linee di indirizzo sul Triage emanate con l’Accordo SR del 2003 e, nel ridefinire la funzione di Triage, sviluppa le possibilità organizzative, in linea con i recenti dati di letteratura internazionale e con l’attuale fase di ridisegno del nostro sistema sanitario, allo scopo di migliorare la presa in carico del paziente e l’inizio del trattamento urgente.

Il Triage è l’inizio del percorso di Pronto Soccorso ed ha due obiettivi:
– individuare le priorità di accesso alle cure;
– indirizzare il paziente all’appropriato percorso diagnostico-terapeutico.

…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Pronto soccorso. Le nuove linee guida in vista del traguardo. Accanto ai codici a colori nel triage, arrivano i numeri: da 1 (il più grave) a 5. Massimo 8 ore di attesa per presa in carico e disponibilità letti sarà affidata al “bed manager”,” Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=76161