Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Diabete – I test del glucosio ematico di routine potrebbero prevedere in anticipo lo sviluppo della malattia

Gli esami casuali del glucosio ematico potrebbero essere utilizzati per prevedere quali pazienti svilupperanno il diabete, secondo uno studio appena pubblicato sulla rivista PLoS One. I livelli di glucosio rilevati durante gli esami del sangue standard indicano la probabilità di sviluppare il diabete nei cinque anni seguenti, anche quando il glucosio non raggiunge il livello per la diagnosi di diabete

I risultati potrebbero portare a trattamenti precoci e risultati migliori. La ricerca mostra che i livelli di glucosio che normalmente non sarebbero considerati indicativi del rischio di diabete, possono essere utili a prevedere lo sviluppo della malattia. Secondo gli autori dello studio, l’uso dei livelli di glucosio plasmatico nei campioni di sangue prelevati durante le visite mediche periodiche «potrebbe segnalare la necessità di ulteriori test, consentire un intervento preventivo in soggetti ad alto rischio prima dell’insorgenza della malattia e portare a un’identificazione precoce del diabete».

Il diabete è un grave problema di salute negli Stati Uniti, ma oltre 7 milioni di americani con diabete non vengono diagnosticati, secondo i Centers for Disease Control and Prevention. La diagnosi precoce permette di migliorare opportunamente lo stile di vita o di assumere farmaci che potrebbero essere di aiuto nel prevenire o ritardare la progressione dal prediabete al diabete, come anche evitare l’aggravarsi della patologia. Un ritardo nella diagnosi potrebbe al contrario favorire lo sviluppo di complicanze prima che venga iniziata la terapia.

«Anche se lo screening per prediabete e diabete può consentire una diagnosi e un trattamento precoci, sono in molti nella popolazione a rischio a non essere sottoposti ai necessari controlli», ha fatto presente l’autrice principale dello studio Mary Rhee, dell’Atlanta Veterans Affairs Health Care System e della Emory University.

L’American Diabetes Association raccomanda di testare il diabete utilizzando diversi metodi: livello di glucosio a digiuno, test orale di tolleranza al glucosio (che richiede il digiuno e l’ingestione di un carico di glucosio), livelli di HbA1c o i livelli casuali di glicemia in presenza di sintomi causati da alti livelli di glucosio. Livelli casuali di glucosio plasmatico di 200 mg/dl o superiore rappresentano di solito il valore soglia per la diagnosi di diabete ed è un esame che può essere effettuato in qualsiasi momento e che non richiede digiuno e l’esclusione di alcuni alimenti.

Si tratta di test che sono spesso inclusi nei normali esami di laboratorio, ma dato che molti pazienti non digiunano prima del prelievo, livelli di glucosio casuali inferiori a 200 mg/dl negli esami del sangue di routine non sono stati in precedenza considerati utili per lo screening del diabete.

Valutazione di routine del glucosio ematico
I ricercatori del Veterans Affairs di Atlanta hanno esaminato retrospettivamente i risultati di questi esami di routine per vedere se i livelli casuali di glucosio ematico potessero effettivamente prevedere quali pazienti avrebbero sviluppato il diabete in futuro. Hanno studiato i dati di oltre 900mila soggetti che non avevano ricevuto una diagnosi di diabete e che erano stati sottoposti ad almeno tre esami casuali del glucosio plasmatico in un anno. La maggior parte di questi test era stata ottenuta durante regolari visite mediche non specificamente correlate allo screening del diabete…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “I test del glucosio ematico di routine potrebbero prevedere in anticipo lo sviluppo del diabete”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/diabete/i-test-del-glucosio-ematico-di-routine-potrebbero-prevedere-in-anticipo-lo-sviluppo-del-diabete-30034