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Artrite reumatoide – Possibile la riduzione di glucocorticoidi una volta raggiunto il controllo di malattia con tocilizumab

I risultati di un trial clinico randomizzato, presentati nel corso del congresso annuale EULAR che ha aperto ieri i lavori a Madrid, hanno dimostrato come la riduzione della posologia di prednisone possa rappresentare un traguardo perseguibile per due pazienti su tre affetti da artrite reumatoide (AR) in remissione o a ridotta attività di malattia a seguito dell’impiego di tocilizumab (in aggiunta o meno a farmaci di fondo convenzionali).
Lo studio apre, pertanto, alla possibilità di ridurre il consumo di glucocorticoidi (GC), fino alla loro sospensione definitiva, nei pazienti che hanno raggiunto il controllo di malattia con un biologico, laddove tale obiettivo si ponga come desiderabile, in linea con le raccomandazioni treat-to-target esistenti

Razionale e disegno dello studio
L’efficacia dei GC nei pazienti affetti da AR è nota da tempo. Stando alle Linee Guida EULAR e ACR, però, i pazienti con AR dovrebbero raggiungere la minima dose  necessaria di GC, con l’obiettivo di raggiungere dosi non superiori a 5 mg/die per più di 3-6 mesi. Ciò in ragione degli altrettanto noti eventi avversi associati all’impiego duraturo di questa classe di farmaci (osteoporosi, infezioni, diabete, malattie CV). Invece, molti pazienti con AR all’esordio o con malattia conclamata continuano ad essere trattati con dosaggi giornalieri di GC uguali o superiori a 5 mg per periodi temporali anche più estesi di quelli sopra indicati.

L’obiettivo di SEMIRA, questo il nome del trial di fase 3-4 presentato al congresso, è stato quello di  mettere a confronto la strategia di riduzione graduale della posologia di GC vs. la continuazione del trattamento con questi farmaci  per mantenere il controllo di malattia  in pazienti con AR con esposizione cronica a GC, in trattamento con tocilizumab, inibitore recettoriale di IL-6.

Nello specifico, lo studio ha incluso 259 pazienti con AR che assumevano prednisone (5 mg/die) come pure tocilizumab (con o senza DMARDcs) per 24 o più settimane. Alla randomizzazione, i pazienti dovevano essere in remissione o con attività di malattia ridotta  (DAS28-ESR<3,2) per almeno 4 settimane.

Questi sono stati randomizzati a continuare il trattamento con prednisone 5 mg/die o a ridurne gradualmente il dosaggio (da 4 mg/de a 1 mg di riduzione a cadenza mensile, per arrivare a 0 mg/die nel periodo compreso dalla 16esima alla 24esima settimana di trattamento), in costanza di assunzione di tocilizumab e di DMARDcs. I pazienti che andavano incontro a recidiva erano trattati, invece, in aperto, con prednisone per almeno 2 settimane a 5 mg, per poi contu+ùinuare il trattamento in cieco.

Risultati principali
Dopo 24 settimane, lo studio ha documentato una differenza minima in termini assoluti, ma statisticamente significativa, dell’attività di malattia dopo riduzione graduale dei GC [0,6 punti DAS28-ESR (IC95%= 0,3-0,9; p<0,001)]…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide: raggiunto il controllo di malattia con tocilizumab, possibile la riduzione di glucocorticoidi #EULAR2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-raggiunto-il-controllo-di-malattia-con-tocilizumab-possibile-la-riduzione-di-glucocorticoidi-eular2019-29707