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Tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio III non operabile – Con durvalumab sopravvivenza a 3 anni per il 57% dei malati

Presentati al congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago i risultati di sopravvivenza globale (OS) a tre anni dallo studio di fase III PACIFIC ottenuti con durvalumab nel tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio III non operabile. Il tasso di OS a tre anni è stato pari al 57% per i pazienti che hanno ricevuto durvalumab rispetto al 43,5% nel gruppo placebo

Questi risultati mostrano un beneficio duraturo e sostenuto di OS in pazienti con NSCLC in stadio III non operabile, che non è progredito dopo somministrazione concomitante di chemio-radioterapia (CRT), precedentemente considerato lo standard di cura (SoC).

Il tasso di OS a tre anni è stato pari al 57% per i pazienti che hanno ricevuto durvalumab rispetto al 43,5% nel gruppo placebo, dopo concomitante CRT. La OS mediana non è stata ancora raggiunta con durvalumab rispetto a 29,1 mesi per il placebo.

Giorgio Scagliotti, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Università di Torino e Presidente dell’International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC), ha dichiarato: “Questi risultati sono estremamente incoraggianti per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio III, non resecabile, che da 15 anni non avevano a disposizione nessuna nuova arma terapeutica, e confermano durvalumab quale prima immunoterapia a dimostrare un beneficio significativo di sopravvivenza globale”.

Umberto Ricardi, Direttore del Dipartimento di Oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e Presidente ESTRO (European SocieTy for Radiotherapy and Oncology),ha commentato: “Durvalumab rappresenta indubbiamente un importante progresso nel trattamento di questi pazienti e supporta l’introduzione dell’immunoterapia come nuovo approccio terapeutico in grado di ottimizzare l’efficacia degli attuali standard di trattamento con chemio-radioterapia. Emerge inoltre il ruolo chiave del Team Multidisciplinare per un’adeguata selezione e per la corretta gestione dei pazienti con tumore polmonare localmente avanzato”.

“Questi risultati con durvalumab rappresentano un ulteriore esempio del nostro obiettivo di offrire benefici di sopravvivenza a lungo termine ai pazienti che ancora hanno una possibilità di cura”, ha affermato Scott Pescatore, Vice President Oncology Business Unit for AstraZeneca Italy. “Siamo ottimisti che questo trend di sopravvivenza continuerà man mano che ci muoviamo verso il termine dei cinque anni in questo setting ad intento curativo”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del polmone non a piccole cellule in stadio III non operabile, con durvalumab quasi 60 per cento sopravvive a tre anni”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumore-del-polmone-non-a-piccole-cellule-in-stadio-iii-non-operabile-con-durvalumab-quasi-60-per-cento-sopravvive-a-tre-anni-29650