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Scompenso cardiaco (HF) acuto – Combinazione sacubitril/valsartan da iniziare in ospedale

Nei pazienti con scompenso cardiaco (HF) acuto scompensato il passaggio da enalapril alla combinazione di sacubitril/valsartan a otto settimane porta a un’ulteriore riduzione delle concentrazioni di frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP), ma lo switch può essere associato a una “opportunità mancata” per ridurre gli eventi clinici, secondo i ricercatori del PIONEER-HF. Se ne è parlato a New Orleans, durante la Scientific Session 2019 dell’American College of Cardiology (ACC 2019)

In uno studio di estensione di 4 settimane, che è stata un’analisi esplorativa per determinare se la combinazione sacubitril/valsartan dovesse essere avviata in ospedale una volta che il paziente fosse stabilizzato o a livello ambulatoriale, i soggetti in terapia iniziale con enalapril hanno avuto un crollo del 36% di NT-proBNP dalla settimana 8 alla settimana 12 quando sono passati a sacubitril/valsartan.

Riguardo ai pazienti trattati con sacubitril/valsartan in ospedale, questi soggetti hanno continuato ad avere una riduzione del 18,5% di NT-proBNP durante il trattamento dalla settimana 8 alla settimana 12. Entro la settimana 12, i livelli di NT-proBNP erano pressoché identici in entrambi i bracci dello studio.

Sebbene PIONEER-HF non sia stato potenziato per outcome clinici, i pazienti che avevano iniziato con sacubitril/valsartan in ospedale presentavano un rischio inferiore del 33% di morte, ospedalizzazione per HF o impianto del dispositivo di assistenza ventricolare sinistra a 12 settimane rispetto ai pazienti partiti con enalapril e passati alla combinazione alla settimana 8.

Tuttavia, mentre il rischio complessivo di eventi era significativamente più basso alla settimana 12, il tasso di eventi clinici dalla settimana 8 alla settimana 12 era simile nei pazienti avviati alla terapia con il farmaco in studio e in quelli passati a sacubitril/valsartan.

«Se si guarda solo il biomarcatore, che è fisiologicamente importante per pensare alla prognosi del paziente nel tempo, ci vogliono solo circa quattro settimane per portare tutti sullo stesso piano» ha detto l’investigatore principale Adam DeVore, del Duke University Medical Center di Durham.

Con gli outcome clinici, per i quali medici, pazienti e pagatori si preoccupano di più, lo studio suggerisce che c’è un tradeoff significativo in termini di attesa a far iniziare sacubitril/valsartan ai pazienti alla settimana 8…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “HF, sacubitril/valsartan da iniziare in ospedale. Nuove prove dal PIONEER-HF. #ACC2019”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/cardio/hf-sacubitril-valsartan-da-iniziare-in-ospedale-nuove-prove-dal-pioneer-hf-acc2019–29236