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Carcinoma uroteliale – Enfortumab vedotin, il nuovo coniugato farmaco-anticorpo (ADC) risulta attivo dopo fallimento di chemio e immunoterapia

Il nuovo coniugato farmaco-anticorpo (ADC) enfortumab vedotin è risultato molto attivo in pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico pretrattato con chemioterapia a base di derivati del platino e immunoterapia. I risultati positivi di questo studio a singolo braccio di fase II denominato EV-201 sono stati divulgati da Seattle Genetics e da Astellas

In questo trial, l’uso di enfortumab vedotin ha permesso di ottenere una percentuale di risposta obiettiva (ORR) del 44%, secondo una revisione indipendente dei dati in cieco, in pazienti pretrattati con chemioterapia a base di derivati del platino e un inibitore di PD-1/L1. La durata della risposta era sovrapponibile a quello già osservata nello studio di fase I EV-101; sulla base di questi dati, l’Fda ha assegnato all’ADC lo stato di “breakthrough therapy” nel marzo del 2018 per il trattamento di pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico in progressione dopo terapia con un inibitore di PD-1 o di PD-L1.

“In caso di progressione di malattia dopo chemioterapia a base di derivati del platino e inibitori di PD-1 o di PD-L1, i pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico non hanno opzioni terapeutiche standard of care approvate,” ha detto Steven Benner, senior vice president e Global Therapeutic Area Head, Oncology Development di Astellas. “Questi dati sono molto incoraggianti, e non vediamo l’ora di discuterli con le autorità sanitarie.”

Seattle Genetics e Astellas hanno l’intenzione di presentare gli aggiornamenti di questi risultati nel corso dei prossimi congressi e di inoltrare l’autorizzazione all’uso clinico del farmaco all’Fda entro la fine di quest’anno.

Il carcinoma uroteliale è il tipo più comune di cancro alla vescica. Secondo le stime dell’American Cancer Society, negli Usa circa 80.470 nuovi casi di cancro alla vescica dovrebbero essere diagnosticati quest’anno e nel 2019si prevedono 17.670 morti per cancro alla vescica.

I dati suggeriscono che la maggior parte dei pazienti non risponde agli inibitori dei checkpoint dopo che una terapia contenente platino ha fallito come trattamento iniziale per la malattia avanzata, e non ci sono altre opzioni approvate per i pazienti una volta che queste due linee di trattamento sono state esaurite…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma uroteliale, enfortumab vedotin attivo dopo fallimento di chemio e immunoterapia”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/oncoemato/carcinoma-uroteliale-enfortumab-vedotin-attivo-dopo-fallimento-di-chemio-e-immunoterapia–29181