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Artrite reumatoide – Nei pazienti che hanno anche la BPCO, batacept vince in sicurezza

I pazienti con artrite reumatoide (AR) e compresenza di Bpco non presentano un innalzamento del rischio di complicanze respiratorie gravi in trattamento con abatacept

Sono questi i risultati rassicuranti di uno studio real world Usa, pubblicato su Seminars in Arthritis & Rheumatism, che ha impiegato i dati di erogazione dei farmaci biologici impiegati per l’AR provenienti da database assicurativi sanitari e che sembrano sgombrare il campo da precedenti osservazioni di segno opposto.

Razionale e obiettivi dello studio
Lo studio ha preso le mosse da osservazioni provenienti da ASSURE, un trial clinico randomizzato, che aveva documentato la presenza di eventi respiratori severi soprattutto nei pazienti con AR e compresenza di Bpco, in trattamento con abatacept per l’AR rispetto al placebo.

Quella analisi aveva incluso 37 pazienti in trattamento con abatacept e 17 pazienti con placebo – sulle confezioni del farmaco in vendita negli Usa è presente un’avvertenza che raccomanda prudenza nel suo impiego nei pazienti con Copd, in quanto suscettibili di andare incontro a frequenti eventi avversi respiratori.

“Questo problema di safety è di particolare importanza alla luce di alcune stime che indicano in una percentuale prossima al 10% la quota di pazienti con AR che è affetta anche Bpco. Fino ad ora, tuttavia, non vi era chiarezza sull’influenza degli altri farmaci biologici nell’indurre questi eventi avversi”.

Di qui il nuovo studio, che ha analizzato la questione in un campione di popolazione decisamente più ampio e rappresentativo, utilizzando i dati provenienti da due database amministrativi sanitari (the Truven MarketScan e MarketScan Medicare).

Disegno dello studio
La coorte scelta per lo studio è stata selezionata da pazienti reclutati nei due database sopra indicati tra il 2007 e il 2015, comprendendo 1.807 pazienti con AR e compresenza di Bpco che avevano iniziato il trattamento con abatacept e 3,547 pazienti che avevano iniziato il trattamento con altri farmaci biologici, quali etanercept, adalimumab, rituximab e infliximab. Il follow-up ha avuto una durata media pari a 235 giorni per i pazienti trattati con abatacept e a 171 giorni per gli altri DMARDb…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, abatacept vince in sicurezza nei pazienti affetti anche da BPCO”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-abatacept-vince-in-sicurezza-nei-pazienti-affetti-anche-da-bpco–29136