BACKGROUND

Nell’encefalopatia neonatale, le manifestazioni cliniche del danno possono essere valutate in modo affidabile solo diversi anni dopo un intervento, complicando la prognosi precoce e rendendo i test dei promettenti neuroprotectanti lenti e costosi.

Abbiamo mirato a determinare l’accuratezza dei biomarcatori di spettroscopia di risonanza magnetica (MRS) del protone talamico come predittori precoci delle anomalie dello sviluppo neurologico osservate anni dopo l’encefalopatia neonatale.

METODI

Abbiamo condotto uno studio prospettico di coorte multicentrico attraverso otto unità di terapia intensiva neonatale nel Regno Unito e negli Stati Uniti, reclutando neonati a termine e a breve termine che hanno ricevuto ipotermia terapeutica per encefalopatia neonatale. Abbiamo escluso i bambini con malformazioni congenite potenzialmente letali, disturbi sindromici, malattie neurometaboliche o qualsiasi altra diagnosi di encefalopatia evidente entro le 6 ore dalla nascita. Abbiamo ottenuto la risonanza magnetica pesata in T1, pesata in T2 e la risonanza magnetica e il protone talamico MRS 4-14 giorni dopo la nascita. I test clinici sullo sviluppo neurologico sono stati effettuati 18-24 mesi dopo. L’outcome primario era l’associazione tra i biomarcatori MR e un esito avverso dello sviluppo neurologico, definito come morte o disabilità moderata o grave, misurata utilizzando un modello prognostico multivariabile. Abbiamo usato le curve caratteristiche di funzionamento del ricevitore (ROC) per esaminare l’accuratezza prognostica dei singoli biomarcatori. Questo processo è registrato con ClinicalTrials.gov, number NCT01309711.

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Fonte: “Magnetic resonance spectroscopy assessment of brain injury after moderate hypothermia in neonatal encephalopathy: a prospective multicentre cohort study”, PubMed

Tratto da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30447969