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Declino cognitivo – Si può rallentare mediante riduzione pressoria e lipidica solo nei pazienti a più alto rischio cardiovascolare

Sono stati pubblicati online i risultati relativi alla cognizione dello studio HOPE-3, che ha valutato la riduzione della pressione arteriosa e del colesterolo in individui senza patologie cardiovascolari note né necessità di trattamento ma con rischio cardiovascolare moderato. Nel complesso i risultati non suggeriscono un vantaggio nell’abbassare la pressione arteriosa sulle funzioni cognitive, tuttavia, dopo approfondimento con analisi post hoc, sembra esserci un rallentamento del declino cognitivo nei soggetti a più alto rischio

È quanto scrivono gli autori, guidati Jackie Bosch, della McMaster University di Hamilton (Canada). Ciò, sottolineano, è in linea con lo studio SPRINT MIND che mostrava un rallentamento del declino cognitivo nel gruppo con abbassamento della pressione arteriosa più aggressivo.

«Lo studio SPRINT ha coinvolto una popolazione a rischio molto più alto, con tutti i pazienti con ipertensione, e lo studio ha indagato diversi target di trattamento» spiegano Bosch e colleghi.«HOPE-3 ha coinvolto una popolazione a rischio cardiovascolare moderato, ma la maggior parte dei partecipanti non ha effettivamente avuto aumenti della pressione arteriosa».

Lo scopo dei ricercatori era quello di vedere se una strategia trasversale di riduzione della pressione arteriosa a un determinato livello di rischio cardiovascolare avrebbe avuto un beneficio sulla cognizione – anche se i partecipanti non erano ipertesi al basale, chiariscono gli autori.

«La teoria di base è che, poiché è noto che la pressione arteriosa è strettamente correlata all’ictus e all’attacco ischemico transitorio (TIA), si è pensato che nei pazienti con disfunzione vascolare lo stress ridotto sulla parete del vaso potesse migliorare la perfusione nel cervello e ridurre gli ictus subclinici, e quindi il declino cognitivo, ma non abbiamo avuto riscontri in questo senso, e questo è stato deludente» ammettono Bosch e colleghi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Declino cognitivo rallentato mediante riduzione pressoria e lipidica solo nei pazienti a più alto rischio cardiovascolare”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/declino-cognitivo-rallentato-mediante-riduzione-pressoria-e-lipidica-solo-nei-pazienti-a-pi-alto-rischio-cardiovascolare–28998