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Carcinoma renale a cellule non chiare – Trattamento con cabozantinib è risultato efficace

“Cabozantinib è risultato attivo in pazienti pesantemente pretrattati e con un tipo particolare di carcinoma renale notoriamente difficile da trattare. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Lancet Oncology, che ha valutato 112 pazienti con carcinoma renale a cellule non chiare, come ha affermato Lauren Harshman, del Dana-Farber Cancer Institute in Boston. Il 74% dei pazienti valutabili ha ottenuto un beneficio clinico (risposta obiettiva o stabilizzazione di malattia) dal trattamento; inoltre, dopo un follow-up mediano di 11 mesi, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale di questi pazienti erano rispettivamente di 7 e di 12 mesi

“In assenza di dati prospettici, il nostro studio ha fornito nuove evidenze sulla sicurezza e sulla potenziale attività di cabozantinib in pazienti affetti da diversi tipi di carcinoma renale metastatico non a cellule chiare,” hanno scritto gli autori nell’articolo. “La popolazione era composta da pazienti pesantemente pretrattati: il 24% di essi aveva già ricevuto 3 o più linee di terapia sistemica e l’89% aveva una malattia a rischio intermediato o sfavorevole.”

Una patologia “orfana”
Mentre negli ultimi anni sono stati fatti molti progressi nella gestione della forma più comune di carcinoma renale, il tumore a cellule chiare, i pazienti con le forme più rare, come il carcinoma renale a cellule non chiare, sono stati esclusi dagli studi clinici principali.

Ora sono disponibili questi dati, che evidenziano come cabozantinib, già approvato per il trattamento del carcinoma renale a cellule chiare, ha un’attività promettente anche nella forma meno comune, quella non a cellule chiare. I risultati mostrano che “l’attività antitumorale di cabozantinib non è limitata ai tumori a cellule chiare, ma che altre forme possono avvantaggiarsi di questo farmaco,” hanno fatto notare gli Autori.

I dettagli dello studio
In questo studio multicentrico retrospettivo sono stati analizzati 112 pazienti con carcinoma renale non a cellule chiare metastatico trattati con 60 mg/die di cabozantinib per via orale, un inibitore di tirosin kinasi attivo sui recettori di VEGF, MET e AXL, in qualsiasi linea di trattamento, e seguiti presso 22 centri (21 USA e 1 in Belgio). 66 (59%) pazienti avevano un tumore a istologia papillare, 17 (15%) un tumore con traslocazione Xp11.2, 15 (13%) un tumore inclassificato, 10 (9%) un tumore cromofobo e 4 (4%) un tumore dei dotti collettori. Inoltre, le mutazioni più comunemente osservate nei 54 pazienti sequenziati erano la CDKN2A (22%) e MET (20%)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma renale a cellule non chiare: nuove opportunità con cabozantinib”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/carcinoma-renale-a-cellule-non-chiare-nuove-opportunit-con-cabozantinib–29011