Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Gotta – La metformina può essere usata come terapia aggiuntiva?

Uno studio di recente pubblicazione su ARD suggerisce di indagare i possibili benefici derivanti dall’impiego di metformina, notoriamente utilizzata nel diabete, come terapia add-on nella gotta, in ragione della capacità del farmaco di spegnere un meccanismo infiammatorio specifico responsabile dell’artrite da cristalli legata a questa condizione. Va sottolineata, tuttavia, la natura preliminare dello studio, che ha individuato un pathway biochimico ulteriore (già noto) da utilizzare come possibile bersaglio terapeutico ulteriore nella terapia della gotta (solo dopo le dovute conferme provenienti dalla prossima messa a punto di studi clinici disegnati ad hoc)

Background: il ruolo di mTOR nelle artriti infiammatorie
Come è noto, la gotta rappresenta l’artrite infiammatoria di più frequente riscontro a livello mondiale, arrivando a colpire fino al 4% della popolazione mondiale residente negli Usa e in  Europa. L’infiammazione è causata dalla deposizione di cristalli di acido urico a livello articolare, presenti in concomitanza con lo sviluppo di iperuricemia.

I pazienti affetti da gotta sono molto frequentemente affetti da altre patologie concomitanti: nel 74% dei casi, il paziente gottoso è anche iperteso, nel 71% dei casi è affetto da nefropatia cronica, mentre in più del 10% dei casi soffre di infarto del miocardio, o scompenso cardiaco o ictus.

La gotta è associata all’invecchiamento progressivo e ad incremento della mortalità legata a malattie CV e infettive.

“Recentemente – spiegano i ricercatori nell’introduzione al lavoro – si è capito che un fattore di stimolo dell’infiammazione nella gotta è rappresentato dall’attivazione dell’inflammasoma NLRP3, un complesso proteico mediato da IL-1beta, la cui attivazione rappresenta un punto cruciale per la difesa dell’organismo dagli agenti patogeni. Questo processo inizia con la fagocitosi dei cristalli di acido urico da parte dei macrofagi e lo stesso effetto si osserva quando si stimolano le cellule mononucleate periferiche o i monociti in vitro con i cristalli di acido urico. Inoltre, i livelli di IL-8 sembrano impennarsi in modo permanente (e non transitorio) nel sangue dei pazienti con gotta e presenza concomitante di malattie CV e diabete”.

“Uno studio recente – continuano i ricercatori – ha mostrato che la stimolazione dei monociti con i cristalli di acido urico in vitro comporta una maggiore espressione del complesso proteico mTOR(mammalian target of Rapamycin) – una protein-chinasi che, fosforilando serina e treonina,   integra  tutte le comunicazioni che provengono dai nutrienti e dai fattori di crescita, e funge da punto di connessione fra i segnali cellulari per controllare crescita, metabolismo, e persino longevità nelle cellule (…) L’incremento dei livelli di espressione di mTOR è stato implicato in molte patologie e rappresenta un pathway patogenetico comune nelle malattie vascolari, nell’infiammazione, nell’obesità, nella nefropatia ingravescente e nel diabete”.

Su questi presupposti, si è affermata l’ipotesi di un vantaggio derivante dall’inibizione di questo pathway come strumento aggiuntivo a disposizione per il trattamento dei pazienti con gotta, in quanto in grado di incidere, contemporaneamente, sia sull’infiammazione che sulle comorbilità…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Gotta, metformina usata come terapia aggiuntiva? I dati preliminari sembrano suffragare questa ipotesi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/gotta-metformina-usata-come-terapia-aggiuntiva-i-dati-preliminari-sembrano-suffragare-questa-ipotesi-28978