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Nefropatia cronica (CKD) non in dialisi – L’uso di statine in assenza di ASCVD o diabete è ridotto

Vari studi clinici hanno dimostrato che le statine, abbassando i livelli sierici di colesterolo-LDL, possono ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari (CV) nei pazienti con nefropatia cronica (CKD) non in dialisi. Ma un nuovo studio – pubblicato online sul “Clinical Kidney Journal” – ha scoperto che le statine sono utilizzate solo dal 21,8% dei pazienti CKD che non hanno già malattie CV o diabete o che non hanno ricevuto diagnosi di ipercolesterolemia

Lo studio è stato condotto da ricercatori del Loyola University Medical Center di Chicago e dell’Edward Hines, Jr VA Hospital di Hines (Illinois). «I nostri risultati suggeriscono la necessità di sforzi educativi per aumentare l’uso di statine negli adulti con malattia renale cronica non dialisi» scrivono gli autori, guidati da Talar Markossian, afferente a entrambe le strutture citate.

Più di 500 milioni di persone in tutto il mondo hanno CKD e non sono dializzate. La maggior parte dei casi è dovuta al diabete e all’ipertensione, che sono anche forti fattori di rischio per infarto, ictus e altre forme di malattie CV, ricordano i ricercatori, e il rischio di malattie CV aumenta notevolmente con l’aggravarsi della malattia renale.

Errori di valutazione nelle linee guida e nella pratica clinica
«Sia la velocità di filtrazione glomerulare sia l’aumentata escrezione urinaria di albumina, marker di CKD, sono associati a un aumentato rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). Tuttavia, la CKD non è riconosciuta come equivalente al rischio di ASCVD dalla maggior parte delle linee guida lipidiche» specificano Markossian e colleghi.

«I farmaci a base di statine, specialmente se combinati con ezetimibe, riducono significativamente il rischio di ASCVD in pazienti con insufficienza renale cronica non dipendente dalla dialisi» proseguono…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Nefropatia cronica, l’uso di statine in assenza di ASCVD o diabete è ridotto. Così il rischio CV resta alto”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/nefropatia-cronica-luso-di-statine-in-assenza-di-ascvd-o-diabete-ridotto-cos-il-rischio-cv-resta-alto–28860